Vi dico soltanto che siamo andati a Perugia, per il Festival scientifico, nel week end sbagliato.
Qualcuno lo sapeva e ha detto Andiamo lo stesso.
Gli altri, e io tra questi, non lo sapevano per niente.
Io l'ho scoperto là: Nessie, ma perchè sei qui adesso? Il festival inizia giovedi prossimo.
Ah.
Ecco.
Vabbè, sarà bellissimo lo stesso.
Infatti è stato.
Meno male che siamo andati, altrimenti come avremmo fatto a perderci al ritorno, guidati da un ironico Gps?
Otto ingenui amici affidati al Mark Twain dei Gps, al Groucho Marx delle macchine, al Woody Allen dei satellitari.
E' stato bellissimo.
E' stato faticosissimo.
E' stato lunghissimo.
E soprattutto è stato funzionale alla scoperta della topografia toscana: attraversa via 25 aprile, circumnaviga piazza Resistenza, svolta in Via Costituzione, prosegui in Via Fratelli Cervi, svolta in via 2 giugno.
Come gli offlaga disco pax.
Socialismo tascabile.
Ma il week end sbagliato, ha dato il meglio di sè grazie ad un incontro casuale.
Nel laboratorio sulle bolle di sapone - anteprima del festival - entra una bambina.
Molto nordica, molto bionda, molto faccia da topino.
Entra accompagnata da due signore.
La bambina ha una maglietta rossa.
Davanti c'è scritto il suo nome - Johanna.
Dietro, invece, un scritta: I LOVE MY MUMS.
In una frase, la semplicità dell'integrazione.
1 commento:
Viva la tenerezza.
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