lunedì, agosto 30, 2010

domenica, agosto 29, 2010




Abbiamo abortito il trasloco.
Prima di arrivare ad ucciderci, è sembrata ad entrambi l'unica soluzione possibile.
Abbiamo annullato il furgone e gli amici e ci siamo concessi una giornata di mare e vicoli in cui Quell'Uomo ha bevuto decisamente troppo caffè.
E al ritorno abbiamo prenotato l'aereo.
Berlino.
Da martedi a sabato.
Abbiamo ricevuto la conferma da swiss air che erano le tre e quaranta del mattino.
Decisamente, troppi caffè.
La nostra guida galattica per autostoppisti sarà "Berlino per squattrinati", scovata dietro michelin, mondadori e Touring club, da Feltrinelli.

Io a Berlino ci son stata
col Paolino
era un po' triste, molto grande, c'era il corteo del primo maggio con la gente con le bottiglie contro la polizia, io che erano passati tre anni dal g8, il panico ancora fresco, non sono stata benissimo.
Anche se è evidente che lo sbirro tedesco, adesso, è altra cosa da quello italiano: ti dà del Lei, per dire.
Però, non so, il g8, il dna, loro che comunque tedeschi sono e restano, il peso della storia non si annulla in un paio di generazioni, io quella notte di bottiglie e camionette, Berlino non me la ricordo divertente.
Bella.
Grande.
Con un sacco di cose, un sacco.
I parchi.
Le cose che funzionano a tutte le ore.
La birra verde e quella rossa.
E le bandiere di Mao a kreuzberg.
Affascinante.
Ma divertente no.

Adesso torno a perdermici per 4 giorni, sei anni dopo.
Che buffo.
Tutto avrei pensato per questa fine estate.
Doveva essere falce & pennello.
Prima doveva essere Cuba.
Poi doveva essere Istambul.
E alla fine è Berlino.
Abbiamo poche idee. Ma in compenso confuse.



lunedì, agosto 23, 2010



Ci vuole ben altro a deprimere la nessie.
Ad esempio la litigata del secolo.
L'ikea è il campo minato delle giovani coppie.
Se poi il lui della giovane coppia si interessa all'arredamento quanto lei alla fisica quantistica, e la lei sono io, è facile intuire la crisi.

La quarta visita all'ikea è stata fatale.
Il problema è che lui è un fottuto razionale.
E io non faccio che dirmelo che questa cosa mi salva la vita.
Perchè è vero che mi salva la vita.
Però la razionalità è una cosa brutta.
Utile, ma brutta.
E soprattutto io non la capisco.

Non lo capisco, un tranquillo ragionamento lineare e razionale.
Io devo aggiungere le variabili, i dubbi, i cambiamenti di idea, le contrapposizioni, le contraddizioni e anche la bellezza della farfalla sul muro, nel mio discorso. Come lui aggiunge l'ingrediente segreto ai suoi meravigliosi piatti.
Sono fatta così.
Io non capisco la sua linea retta tra A e B e lui non capisce la bellezza di un cerchio concentrico a forma di chiocciola che unisce A e B, forse. O forse no.
Però io non mi arrabbio davanti alle sue linee rette. Lui impazzisce davanti ai miei cerchi concentrici.

Il mio metodo è quello di provare a fargli capire che lui e le sue linee rette mi salvano la vita, ma io e le mie linee concentriche gliela arricchiamo.
A me sembra un discorso facile.
Ma forse è come il color glicine, il nervoso pre mestruale e i ponti di madison county. Forse è una cosa da femmine.

Allora, in questo momento di crisi, dove sto scoprendo l'infinita difficoltà di litigare in convivenza. Che vuol dire litigare e poi dividere comunque il letto.
In questo momento di crisi io gli ridipingerei di Giallino Mani di Fumatore le sue pareti, smonterei uno a uno i mie mobili ikea, così belli ma così poco adatti a casa sua, e me ne andrei, portandomi via gatto e cerchi concentrici a forma di chiocciola.
Così mi sento.
Una linea retta tra me e il mio ritorno all'autonomia.

Oppure Quell'uomo impara che si può anche perdere tempo, per arrivare da A a B.
E che le farfalle sul muro sono importanti.
Nè più nè meno dell'olio negli ingranaggi.

lunedì, agosto 16, 2010

Sono in un albergo svizzero, fuori diluvia e io ho una tastiera con le lettere spostate.
Qwertzu.
Fuori diluvia, fa freddo e abbiamo completamente sbagliato la valigia.
Non che io avessi molte chances, che fuori dagli scatoloni avevo soltanto canottiere e un golfino di cotone di saldo.
E' la settimana della ripresa dalle dodici fatiche di ercole, di un anno fatiocoso, tre traslochi, tre case, una convivenza i muri da dipingere eccetra eccetra che ne ho già parlato abbastana.
Sono in un albergo con una tastiera qwertzu ma anche un massaggio per la riattivazione linfatica da prenotare nel pomeriggio. Quindi la valutazione non puo' che essere positiva.

Sto dormendo tantissimo.
Tipo 12 ore al giorno.
Faccio la vita del neonato: oltre ai bisogni primari gioco soltanto a canasta dopoil caffè del dopo cena.
Mi sento come quelle che le mandavano nei sanatori di lusso dopo le operazioni difficili, o dopo la tisi o il vaiolo o la scarlattina da adulte.

La mia vacanza di coppia sembra che non ce la faremo, a farla.
Istambul sfuma nuovamente all'orizzonte. Non ci sono i soldi e soprattutto non c'è il tempo, che tra noi e il ritorno definitivo al lavoro c'è ancora l'ikea, il montaggio dell'ikea, gli zoccoli neri, le porte smaltate, la finestra della camera da riparare, il mobile della stanza, le scatole da portare e da svuotare.
Io che nella coppia gioco a fare l'irrazionale, e mi riesce benissimo, dico Figurarsi se Istambul non ci sta.
Lui che gioca a fare il razionale, e questo ci salva la vita, dice Secondo me sei un po' scema.
E' vero che, oltretutto, c'è da pensare alla riapertura del Circolo Luogo dell'Anima, che ha un sacco di buone speranze all'orizzonte, come il riscaldamento, la cucina, i frighi nuovi, gli aperitivi, la musica al piano di sopra.
E non è che le cose succedono da sole, se uno è a istambul. Se vogliamo riaprire in tempo per la notte bianca, io mi sa che c'ho da esserci, la prima settimana di settembre.
E attenzione che questa volta la razionale la sto facendo da sola.
Che brava.
Insomma, mi sa che rinuncio alla mia vacanza di coppia, e la scelta mi pesa come se avessi ingoiato un'anguria con la buccia.
Pero' ho una parete arancione, mi dico.
E sapremo trovare delle valide alternative alla vacnza, tra il cielo e la stanza.
Ci vuole ben altro ben deprimere la nessie.

mercoledì, agosto 11, 2010


Se l'argomento sono i lavori in casa, il mio consiglio è di non credere mai, mai nè a voi stesse nè a lui, in quel preciso momento in cui vi starete guardando teneramente negli occhi dicendo E' solo questione di qualche giorno, amore.

Attualmente abbiamo 24 ore di tempo per
Dare il bianco in bagno
Dare il bianco in cucina
Dipingere di arancione un muro 3x4
Dipingere di arancione una nicchia nel muro
Ridare il bianco nella parte alta della sala
Pulire dai resti del bianco e dalla polvere dei muri la camera da letto
Pulire dai resti del bianco e dalla polvere dei muri la sala
Pulire dai resti del bianco e dalla polvere dei muri la cucina
Pulire dai resti del bianco e dalla polvere dei muri il bagno
Fare una valigia.

E soltanto perchè abbiamo rinunciato a
Colorare un pezzo di muro della camera da letto
Fare gli stencil, in camera da letto
Pulire dietro gli elettrodomestici della cucina
Ristuccare dove il muro è venuto giù
Ripassare sul finto zoccolo nero
Colorare il gradino sotto la finestra
Colorare le porte.

Endrigo, della via dei matti, secondo me aveva sottovalutato la polvere.

domenica, agosto 08, 2010



Poteva andare peggio.
Poteva essere un agosto afoso.
Potevamo avere una casa di 300mq con giardino da svuotare e dipingere.
Potevamo abitare a Villa Certosa.
Potevamo avere due gatti, un pitbull, un canarino e un pesce parlante.
Potevamo abitare all'ultimo piano senza ascensore.
Potevamo essere due persone prive di ironia.
Potevamo essere due cocopro senza ferie.
Potevamo non avere un motorino e andare una volta alla settimana all'ikea a cambiare idea, ma in autobus.

Così invece ce la caviamo.
All'ikea ci andiamo in motorino, quando parte.
Non litighiamo mai più di due volte al giorno.
Oggi, ad esempio, per il colore della stanza (hai detto che verde acqua fa ospedale? si, l'ho detto. L'hai detto solo perchè l'ho proposto io. No, il verde acqua fa ospedale. Se l'avessi proposto tu sarebbe stato un colore molto trendy. Può darsi, ma così fa ospedale.) e per le carote bio.

Ci dividiamo i compiti in maniera equa. Lui porta la latta da quattordici chili, che fa tanto maschio, io due sacchetti e una latta piccola, che probabilmente fa quattordici chili uguale, ma sembra meno.
Lui fa finta di lasciare a me l'ultima parola e io faccio finta di accontentarmi di averla avuta vinta.
Puliamo vomito di gatto, entrambi.
Diamo lo stucco alle sette di sera, insieme.
Poi io finisco di dare lo stucco e lui cucina una meraviglia di carote alle spezie.
Che adesso ho un'acidità di stomaco che levati, ma non glielo dirò mai.
Sopravviviamo all'aglio cucinato in tutti i modi conosciuti dal genere umano da suo padre, che è un altro tunisino sotto mentite spoglie, se non fosse per l'arredamento, i capelli e l'aglio, appunto.
Facciamo un sacco di casini e ci succedono un sacco di cose buffe.
Tipo io ho versato l'acquaragia nel casco nuovo.
E lui si è trovato, vestito da babbo natale muratore - maglia bianca, pantaloni corti rossi e due sacchi della spazzatura condominio xxl - in mezzo ad un rinfresco di nozze di amici suoi.
Io più casini, lui più cose buffe.

La cosa più incredibile è scoprire ogni giorno un intero spazio da cui non avevi ancora eliminato la sua vita precedente, nè pulito, nè spolverato. In 70 mq. In questa casa che entri in frigo, il bagno è un box doccia, le camere sono sempre due. In questa casa che non ha angoli, tutto arrotondato, tutto imperfetto. La casa entropica. Ogni giorno qualcosa di nuovo, vitale e impolverato.

Ascoltiamo della musica bellissima, lui mi fa cantare e poi mi batte sul ritornello.
Come correre i 200 metri con Bolt che si sta ancora allacciando le scarpe al fischio dell'arbitro.
Io canto e stono e non ci arrivo e non so le parole e mi dimentico i pezzi e sono calante e sono crescente e me ne fotto e continuo a cantare. Lui arriva sul ritornello e sembra che si sia accesso il surround. Chi non gli piacerebbe correre con Bolt? Mica pensi di vincere.

Abbiamo 4 giorni per fare tutti i muri, stucco bianco e colore.
Abbiamo pezzi di casa sparsi ovunque, in vico dolcezza, nella casa dei parenti, sotto il letto, all'ikea, da
castorama, alla gringott.
Abbiamo un'aspirapolvere senza l'ultimo pezzo, un bagno senza porta, i muri senza caloriferi, due gatti senza pazienza, una cucina senza cucina, un divano senza cuscini, i muri senza angoli, due finestre senza luce.
Io mi sento endrigo, in via dei matti al numero zero, ed è un agosto fantastico.

venerdì, agosto 06, 2010



Quelli che...fanno portare via tutti i mobili e poi non sanno dove mettere le cose. Oh yeah.
Quelli che...passano le serate a cercare una collocazione all'Esubero. Oh yeah.
Quelli che...però finiscono entro la mezzanotte. Oh yeah.
Quelli che...dopo il diluvio, i mobili. Oh yeah.
Quelli che...trovano uno svuotacantine allergico alla polvere. E sono tutti cazzi suoi. Oh yeah.
Quelli che.. portano via i mobili ed emergono i morti. Oh yeah.
Quelli che...ci sono tracce ovunque di vite precedenti. Oh yeah.
Quelli che...non sanno da dove iniziare a pulire. Oh yeah.
Quelli che...presi dalle pulizie quasi si presentano alle 9.30 ad un concerto che è in programma il giorno dopo. Oh yeah.
Quelli che...il microonde torna bianco. Oh yeah.
Quelli che...vanno due volte da castorama e tre all'ikea e non hanno ancora deciso cosa cazzo fare. Oh yeah.
Quelli che...hanno deciso per tre pareti bianche e una colorata, ma non sanno quale colore scegliere. Oh yeah.
Quelli che...potrebbero risolvere il dilemma del muro colorato con il pirandelliano Abbattimento della quarta parete. Oh yeah.

(...continua, ovviamente...)

giovedì, agosto 05, 2010


"...e, oltre tutto, il pd si perde nei tatticismi, si accontenta...
Io ce lo vedo D'Alema che, tutto tronfio, gira per casa cantando Pareggemos, pareggemos, la miseria sabremos paregger..."

(Quell'uomo, la Politica fra gli Scatoloni)

martedì, agosto 03, 2010



Se tre traslochi vi sembran pochi...provate vooooi a traslocaaaaar.


C'ho il trasloco nel karma.
Sempre, ma quest'estate particolarmente.
Ho chiuso con la casa delle pulci.
Ho fatto le scatole battendo il precedente record assoluto: 12 ore di lavoro effettivo tra la prima e l'ultima scatola, pulizia della casa compresa.
Abbiamo caricato tutte le scatole nella kangoo, che si dimostra un miracolo della fisica, e le abbiamo trasportate nella loro casa provvisoria.
Poi siamo tornati a casa e siamo svenuti.

Il giorno dopo ho attaccato l'ufficio.
Il materiale di un anno si era accumulato in stratificazioni di difficile comprensione e gestione, obbligandoci al 3000 siepi per raggiungere il computer.
Armi, bagagli e gli inseparabili sacchetti della spazzatura XXL condominio hanno fatto il resto.
Contiamo di finire il repulisti entro domani.
Roba da dilettanti.

Adesso rimane.
Lo sgombero mobili orrendi dalla casa della convivenza.
La pulizia.
Lo stucco.
Il bianco.
Il colore.
Il montaggio mobili nuovi.
Il trasloco dalla casa provvisoria delle scatole.
La messa a posto.
La pulizia definitiva.
Le ferie.

...e noi fare-emo come la ci-i -na e suone-e-remo il campanel. E suonere-e-mo il campane-e-llo stucco e pennello trionferà.