Cari lettori dell'anno nuovo,
ho una lista di progetti e non vedo l'ora di dirveli tutti.
Perchè non c'è niente come un capodanno d'autunno per immergermi in un buon umore produttivo.
Ho passato l'estate a strangolare una viscida sensazione di fallimento.
Le storie d'amore che muoiono sono il concime della depressione.
Però poi basta. Tra un inno e l'altro, tra un lancio al piattello e uno sbirro in kimono, ho smesso di annaffiare la mia tristezza.
E mi sono messa a coltivare le idee, che cresceranno nell'inverno, come bucaneve.
Innanzitutto, finalmente, un lavoro vero.
Più che un progetto, questa è una vita.
Sarà il lavoro più bello del mondo per l'anno lavorativo più bello del mondo.
Sarò una donna felice in un ufficio colorato tra bambini colorati con colleghi colorati.
Questo è il primo passo.
Lanessie soddisfatta.
Il secondo è il parto della mia prima mostra di divulgazione scientifica, che nascerà al festival della scienza di quest'anno.
Un parto un po' podalico.
Ma affascinante.
Lanessie creativa della scienza. Chi l'avrebbe mai detto.
E poi c'è il terzo sogno lavorativo, quello difficile.
L'esame per diventare pedagogista.
Una roba seria, un'iscrizione all'albo.
Ma visto che è una roba seria, la lasciamo ancora da parte per un po'.
Lanessie in tailleur. Uh Uh.
Questi sono i progetti del lavoro, che è già qualcosa.
E' già qualcosa avere in mano le possibilità e poterle scegliere così, scartando quello che non mi piace tenendo solo quello che mi soddisfa, che mi fa svegliare la mattina con la voglia di andare a lavorare. Non la felicità. Proprio la voglia.
Sono una donna fortunata, nel lavoro. Credo ci sia un proverbio anche su questo, come quello del fortunata al gioco...
Ma al di là del lavoro, c'è comunque una vita.
Ed eccoli, gli altri piccoli progetti in costruzione.
Ho in cantiere il mio primo libro per bambini.
Ho i personaggi, ho la storia, ho anche l'illustratrice.
Devo solo scriverlo.
Lanessie Signorina Dolcestorie.
Poi, tanto per addobbarmi di contrasti, sto pensando all'aikido.
Non so perchè l'aikido.
Forse perchè si picchia la gente col bastone.
Lanessie black block
Progetti grandi, progetti lunghi un anno, ma anche piccole cose da un pomeriggio.
Piccole cose che con 400 euro al mese, quest'anno, erano cose giganti, erano i piccoli stupidi sogni nel cassetto da sbirciare ogni tanto senza neanche dirlo in giro.
Come le sedie per la sala, che non ne posso più di quegli orrori che mi pisciano gommapiuma sbriciolata sul pavimento. Salteranno fuori dal mio cassetto sei sedie tutte colorate.
Lanessie designer d'interni.
Poi, dal cassetto, uscirà anche un mezzo di trasporto.
Uno qualunque ma possibilmente una bici elettrica. Non come quella dell'amicaE che è elettrica per finta, la bici elettrica di Barbie bici elettrica.
Voglio una bici elettrica che vada veramente anche senza piedi, che mi faccia portare i pesi fino a casa perchè non ne posso più delle mani che mi tremano dopo la salita, una bici elettrica che non perdo due ore qualunque cosa mi venga in mente di fare.
E se non sarà bici elettrica, sarà un autobus a due piani, una ruspa, uno di quei camion con la palla di acciaio per sfondare le case di quelli che se lo meritano, una mongolfiera, un'apecar, una mela con le ruote.
Una cosa che si muove.
Lanessie in un libro di Richard Scarry.
E di internet a casa e di una macchina fotografica ne vogliamo parlare?
Per comunicare col mondo e ricordarmelo a distanza di anni.
Lanessie nerd.
Ancora una cosa, forse, che è lo sciatsu.
Non era nei programmi.
Ma ieri ho incontrato il G punto in incognita davanti ai suoi materassi.
Io avevo dormito due ore.
E davanti a lui, e ai materassi, ho pensato che forse lo sciatsu può anche starci, quest'anno.
Lanessie chakra.
E poi l'ultima cosa.
Che è l'unica che c'è già.
E' un tentativo.
Si chiama prospettivaranocchio.blogspot.com
Se vi va, andate a dare un'occhiata.
L'altra nessie.
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