lunedì, settembre 22, 2008

SETTE PICCOLI ARIANI

I bambini della mia microclasse sono i Sette Piccoli Ariani.
Che fastidio e che noia, direte giustamente voi.
Ma hanno che sono appunto piccoli, e quindi non danno tanto fastidio: diciamo che non possono ancora chiedermi una sigaretta a Verona.
E poi è meraviglioso che siano solo sette, grazie alla legge della relatività..
La legge della relatività dice che sette, a Verona, sono tantissimi, ma in classe sono così pochi che basta un'occhiata per sapere che non ne è ancora morto neanche uno.


Sono i sette nani.
Frugolo, Supponentolo, Ritalinolo, Biondola, Zittola, Assentolo e, infine, JackNicholson.
JackNicholson è una femmina, al di là del nome.
E' come Dotto, che avrebbe dovuto chiamarsi Dottolo, ma invece no.
Io, se faccio l'elenco dei sette nani famosi sempre mi dimentico o Mammolo o Eolo, e tra i Sette piccolo Ariani so già che mi dimenticherò sempre Supponentolo e Zittola.
Jacknicholson è come Dotto. Non puoi dimenticartela, anche se ti piacerebbe tanto.


Prima e dopo dei miei Sette Piccoli Ariani, ho un'ora e poi un'altra ora di treno, in cui l'Ufficio più bello del mondo mi dice, Vaja con diòs, sei pagata per leggere.
Oggi, ad esempio, ho lavorato due ore leggendo l'ultimo libro di Paolo Nori.
Ho già coperto il capo di cenere, riguardo a Paolo Nori?
Perchè io non lo sopportavo, Paolo Nori.
Me l'avevano fatto odiare all'epoca di Bassotuba non c'è.
Poi, per fortuna, ha iniziato a pubblicare per Feltrinelli, così la libreria Feltrinelli una volta ha messo in esposizione proprio l'ultima uscita di Paolo Nori, e io ho potuto vedere che si chiamava Noi la farem vendetta. E ho letto la controcopertina, perchè figurarsi se non guardo la controcopertina di un libro che si chiama Noi la farem vendetta, anche se era di Paolo Nori e io pensavo di odiarlo, Paolo Nori. Ho letto la quarta di copertina, e ho capito che parlava di sua figlia.
E allora figurarsi se io lasciavo lì un libro che si chiamava Noi la farem vendetta e parlava di una bambina. Figurarsi. E ho scoperto, dopo averlo denigrato a lungo, che Paolo Nori mi fa ridere come una scema sul treno del ritorno dal pomeriggio con la microclasse, mentre sono pagata per farlo, ed è per questo che mi copro il capo di cenere, leggo il suo libro sul treno del ritorno, mentre sono pagata per farlo e questo post è venuto fuori proprio che sembra un esercizio di stile: un lunedi pomeriggio alla maniera di Paolo Nori.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

fortuna che non te l'ho fatto odiare tanto, da non guardare più i suoi libri sugli scaffali allora..!

lanessie ha detto...

guarda che non è mica stata una persona singola a farmelo odiare, paolo nori - e non tu, nello specifico - ma il fatto che lo leggevano tuttituttitutti, ma come non ti piace?
era un problema di massa adorante.
Tranquillo! :O)