venerdì, settembre 29, 2006

LA COMUDIDAD MARCH

E' successo che ieri l'amica E. mi ha detto una cosa sui cui non ero d'accordo. Ma non che non ero d'accordo da arrabbiarsi. Non ero d'accordo e morta lì. Della serie lo dirà il tempo chi aveva ragione, e non ci sono più le mezze stagioni.

Però questa cosa che non ero d'accordo, e non ve la dico neanche sotto tortura, mi ha fatto venire in mente una cosa su cui sono d'accordo. E per forza che sono d'accordo, l'ho pensata io.

Questo ho pensato: che c'è questa cosa bella della comunidad, che a me sembriamo un po' le Piccole Donne. Ma non banale, che c'è una che sembra Jo, e una Meg e così via. No, è bello che abbiamo tutti un po' di tutto.

E c'è un sacco di Jo in ognuno di noi, qualcuno per la scrittura in solaio, qualcuno perchè brucia le gonne alle feste, qualcuno perchè vuole bene alla sorella, qualcuno perchè si innamora dei prof. Baher, qualcuno perchè vuole aprire una scuola, qualcuno perchè non si pettina mai.

E c'è un po' di Meg, anche, per chi vuole mettere su una famiglia, per chi fa la persona responsabile quando gli altri no, per chi se la sente di fare le cose difficili quando gli altri no proprio no, per chi rimoderna i cappellini quando sono logori.

C'è anche un po' di Beth, senza tutta quella sfiga, di chi ci piacciono i gatti, di chi suona solo per sè e anche un po' per gli altri, di chi è pronto a portare la zuppa a chi sta male, di chi ci piace il mare e ci si siede davanti respirando a pieni polmoni.

E poi facciamo pure finta di no, ma siamo tutte anche un po' Amy, con i nostri limoncini da dare solo alle amiche, con la molletta sul naso per farlo diventare dritto, con i riccioli, perchè questi riccioli non stanno mai a posto, con questa mania di pattinare sul ghiaccio sottile che poi c'è una delle altre sorelle che ci salva.

E poi c'è Mamma March, senza tutte quelle paturnie protestanti, ma con tutto quell'occhio da Mamma march, e c'è Laurie, eccome se c'è. Ma neanche loro sono tutti Laurie o tutte mamma march. Una Mamma March che scrive in solaio. E un Laurie con la molletta sul naso.

giovedì, settembre 28, 2006

IO HO UNA SORELLA

Io ho una sorella che è il pane e le rose.
E pensa a quanti che li hanno chiesti per anni, il pane e le rose.
Che gli davano solo il pane, o solo le rose. E spesso non gli davano neanche uno dei due. Gladioli e brioches, ad avere culo.
E io invece ho una sorella che è il pane e le rose.
E la volli, fortissimamente la volli, una sorella. Ma mai mi sarei aspettata una sorella proprio così.

TRA PARENTESI4

Sempre più grande questa comunidad, sempre più grande!

Adesso c'è anche http://deborinah.spazioblog.it/

che insomma sono già riuscita a scriverle un commento appena ho aperto il blog, che non sono d'accordo con lei con questa questione di Maria, che non si chiama Maria, cazzo, si chiama qualcosa come Maruska e già che questi le italianizzino il nome e la nascondano a giocare a videogiochi in un convento dà l'idea che genitori da leccarsi i baffi siano questi due. e comunque l'ho già scritto alla deborina che forse se la facevano vedere ad uno psicologo infantile invece che nasconderla in val d'aosta ci si fidava un po' di più, perchè ripeterlo a voi?
A voi vi dico solo che c'è la deborina, nella comunidad, e che si chiama proprio Deborina, non deboronski o deboIrina. E nessuno di noi pensa di rinchiuderla in un convento in val d'aosta, che ci piace che stia qui, a noi!
MA GUARDA UN PO' DI CHI E' SEMPRE LA COLPA?

Tutto parte da un film. Che proust io lo odio tantissimo, ma su una cosa ci aveva proprio preso, che basta un profumo per ricordarsi di cose lontane. Ma non è mia intenzione fare tutta una menata sulla minestra della mensa delle elementari o su quel profumo lì che lo so io perchè non ho più acceso un incenso in casa: tranquilli che questo non è un post romantico, neanche un po'.

L'amica E. mi ha prestato due film. Che l'amica E. lo sa che non mi piacciono tutte quelle robe asiatiche. Neanche gli involtini primavera mi piacciono. E il sushi mi piace ma non ci impazzisco. E l'amica E. lo sa. Ma mi ha prestato comunque Wasabi. E io l'ho visto lo stesso. Perchè c'è Jean Reno. Che sarà fascista, si sarà sposato con Sarkozy e badabim e badabam. Ma dopo Lèon può dire ciò che vuole e quasi quasi anche farlo. Ad esempio fare un flm così. Che è orribile. Ma orribile. E lui è splendido. Quando prova a ballare davanti ad un vieogioco giapponese è splendido. E il film è orribile, ma è orribile soprattutto perchè c'è un personaggio femminile così terrificantemente antipatico che poi ti rovina anche tutto il resto.

Ed ecco che si arriva a Proust, al suo pasticcino, ai suoi profumi. Perchè io guardavo Wasabi e pensavo ad Hemingway. Pensavo a quei personaggi terrificanti di Hemingway, quelle sciacquette di cui i suoi personaggi si innamorano perdutamente e tu per tutto il libro non riesci più a concentrarti sulla Guerra di Spagna, sui disertori di Caporetto, sui Merlin cubani...tu solo pensi a quanto è scema, scema, scema e irrimediabilmente stupida quella donnina lì. E così ti si scatena la sindrome Yoko Ono. Che lo sai che i beatles si sono sciolti per colpa loro. però se ti distrai un attimo finisci comunque per dare la colpa alla Yoko, sotto sotto. E così ti convinci che i libri di Hemingway ti fanno schifo mica perchè è lui che è incapace. La colpa è delle donnine sceme, sceme, sceme e irrimediabilmente stupide che inconsapevolmente sono finite lì dentro, tra i Merlin e i rivoluazionari spagnoli.

E così pensavo ad Hemingway, ai beatles, a Wasabi, a Kennedy (è stata colpa di Merlyn? E' stata colpa di Jacklyne?). E pensavo che ci sono solo due categorie di persone che trascorrono la vita senza che i biografi possano poi attribuire alle loro mogli la colpa dei loro fallimenti: i papi e le donne.

mercoledì, settembre 27, 2006


PROPOSTA ANCH'IO. PIU' DI UNA VOLTA TANTUM

E se ognuno lancia un'idea di rubrica collettiva allora anche io mi unisco al blogcoro

Ed è una proposta "più di una volta tantum".

Li scriviamo, blogamici, dei piccoli post, piccoli piccoli, con la cosa che vi ha fatto sorridere, proprio oggi, proprio domani, proprio quando volete, anche per un secondo?

La chiamerei La Rubrica del Sorriso Minimalista

Inizio io, ovviamente.

Che ho telefonato a Feltrinelli per richiedere un libro di Bruno Munari che mi serve per i laboratori didattici. E mi hanno messo in attesa.

E la musica era Fossati che cantava dal vivo "l'amore vola, vola-a-a, e io mi sento, mi sento giù".
E io un sorriso ho fatto, ma un sorriso, che speravo che non mi rispondesse più nessuno.

LUMACHER & BLACK PANTERS


Io la televisione non l'ho mai avuta, e anche quando l'ho avuta è stato un po' come l'albero di natale, che da qualche parte in casa è ma si usa solo 15 giorni l'anno. Così la televisione si usa per lo zecchino d'oro, si usava per san remo quando ancora ci andavano Daniele Silvestri e i pitura freska che in tutt'e due i casi noi della famiglia si davano i voti e mai però che vinceva quello che per noi se lo meritava. (due volte si, è successo: quando silvestri ha vinto con l'uomo col megafono nella sezione giovani e quando ha vinto Lumacher allo zecchino d'oro. Invece mi ricordo lo sconforto per la vittoria de "Le tagliatelle di Nonna Pina" e per quel fascista del PortaSfiga Maximo a San Remo, che evito di citare qui).
Poi la tv fa gli straordinari una volta ogni 4 anni, per le olimpiadi, e poi il ciclo glorioso di paolo rossi con Su la testa e il Laureato e Benigni a Natale. Poi basta, direi, in 25 anni.

A casa mia mia neanche questo, che proprio mi mancano sia la tv che l'albero di natale. Però ci avevo la radio, e sentivo radio capital che mi diceva le cosine che succedevano anche se Zucconi poi le commentava e allora era meglio non saperle. Però tipo che avevano eletto il papa nazista io l'ho scoperto subito, per dire, con la Breaking news e anche che forse forse ce la stavamo facendo al Senato me l'ha detto la Radio (insieme a F., il mio moderato di riferimento).
Adesso poi però la radio è morta anche lei e internet mai è arrivato.
Così le cose le so il giorno dopo, con il Manifesto. E il lunedi non so nulla. E a volte non so nulla neanche il sabato e la domenica, se non ho voglia di uscire quando ancora le edicole sono aperte.
E quindi solo oggi l'ho scoperto che la Baraldini è libera, ed è stato bellissimo perchè se una cosa la sai già perchè te l'hanno detta in 3 minuti poi sul giornale la leggi così tanto per, come quando ti ripetono una barzelletta che sai già. E invece aprire il giornale e la Baraldini è libera, che forse è stata la prima attivista politica di cui io abbia imparato il nome insieme a Che Guevara , è una cosa bellissima. Che poi mio fratello sempre lo chiamavamo Silvia quando aveva 14 anni (e anche 18) che non lo facevano mai uscire di casa quelli che millantano di essere i suoi genitori naturali.
Così stamattina è stata proprio una cosa che non mi aspettavo. E' stato come ad un concerto quando suonano il lato b della canzone famosa. Come quando scopri la ghost track in un cd. Come gli extra del dvd.
E sarà anche che "l'ignoranza fa paura", ma essere ignorante 24 ore di più è ormai diventato un lusso che mi va di concedermi.

martedì, settembre 26, 2006


I POST SU COMMISSIONE: LA STREGA NOCCIOLA CHIEDE COSA STIAMO ASPETTANDO

Cose grandi e cose piccole, da aspettare

Aspetto uno spicchio di sole per stendere la lavatrice blu e un temporale biblico per finire il romanzo sotto la trapunta
Aspetto un piumino a due piazze per scaldare anche la punta dei piedi
Aspetto qualcuno a cui fare spazio nell'altra piazza, ma senza fretta
Aspetto una casa che sia mia, anche senza essere soltanto mia
Aspetto le penne lunghe biologiche integralli alla coop, che c'erano soltanto i fusilli
Aspetto anche la rivoluzione, metti che arriva insieme alle penne lunghe biologiche
Aspetto la neve come quella mattina che mi ha chiamato mio fratello e mi ha detto Apri la persiana! Apri la Persiana!
Aspetto quando torneranno i 45 giri nel mangiadischi
Aspetto un altro libro che mi fa venire il magone
Aspetto un altro film che mi lascia a bocca aperta
Aspetto la prossima vignetta di Vauro
Aspetto Moni Ovadia che fa Brecht e Celestini che mi parla di Lotta di Classe
Aspetto l'esame di dottorato, again
Aspetto di essere pagata per avere belle idee
Aspetto una buona notizia
Aspetto il prossimo cinema con KGgB
Aspetto la prossima volta che con mio fratello non c'è bisogno neanche di parlarsi
Aspetto dei bambini, ma non nel senso che vi preoccupate
Aspetto una legge che metta al bando i trentenni adolescenti
Aspetto il romanzo di mia mamma
Aspetto il giorno in cui tutti capiranno l'ironia e sarà la più grande delle rivoluzioni
Aspetto una serata di chiacchere carine e piatto del contadino
Aspetto l'ultimo Harry Potter
Aspetto la prossima manifestazione No Tav
Aspetto una telefonata come quelle dei miei partigiani
Aspetto una lettera innaspettata: qualcuno che scrive al colonnello

FOGLIE GIALLE E CERATE SUI GIORNALI

Così gliel'ho detto al Dottor agente di commercio che mi ha chiamato in ufficio dicendo che tutti quelli a cui ho telefonato io mica lo sapevano di dover avere i documenti lì per quando passa la gente allora lei lo deve dire tre volte che pensino pure che lei è scema ma che abbiano questi documenti!Così io gliel'ho detto Ma come fa ad essere arrabbiato con questo bel tempo che c'è?
E lui si è bloccato che non sapeva più cosa dire. Che mi ha detto Ma cosa c'entra? E io ho sorriso e non ho detto niente. E lui mi ha rimandato di là che le mie colleghe, la piromane e la sciacquetta mi guardavano a bocca aperta ma non hanno detto niente.

Ma io lo pensavo davvero che come si fa ad essere arrabbiati con questo tempo? neanche all'amicaimmaginaria ce lo concedo di essere arrabbiata, e neanche all'amica E. che lo dice ma non ci crede che l'autunno non le piace proprio, che il piatto del contadino con la guinnes solo d'autunno si mangia. Posso concedere un filo di depressione, questo si, un fare i conti con te stessa, con il mondo, con l'armadio che si è mangiato i tuoi maglioni per sopravvivere all'estate. Ma come si fa ad essere arrabbiati? Forse bisogna essere degli Illustrissimi Dottori Agenti di Commercio.

Tra parentesi3: un altro blogamico! E' ufficialmente una comunidad, ormai



e così una si ritrova un altro blogamico quando non se l'aspetta ed è un blogamico bellissimo, anche perchè è un po' di più di un blogamico.

è http://ilgabbianogrigio.blogspot.com/

e io sono proprio contenta di questa comunidad tutta fatta di blogamici...ma dite che poi finisce come con le convivenze forzate che ci tiriamo i blogpiatti o la blogrumenta* e ci si regolarizza il blogciclo?


*chi ha blogorecchie per blogintendere blog-in-tenda...

lunedì, settembre 25, 2006

DON CHI?SCIOTTE3: LA NESSIE CONTRO LA CONTEMPORANEITA'


E io l'ho vista finalmente questa cosa delle pupe e dei secchioni che ne parlano tutti. e ne parlano da stavros, e ne parlano al colsenter, e ne parlano al Museo e figurati se fosse un periodo che faccio le supplenze quanto ne parlerebbero.
Così l'ho vista, ma mica in tivvu, l'ho vista su internet. Comunque l'ho vista. E si che ridi, certo che ridi. Che c'è una che si rifiuta ad un Fisico (che anch'io, dico, mi rifiuterei ad un fisico, ma per altre ragioni) dicendo che vuole arrivare al matrimonio abbastanza illibata. Dico, abbastanza illibata? E' come poco incinta.
Quindi, voglio dire, c'è da ridere e c'è da piangere cari elettori ed elettrici, come diceva Benigni. E secondo me, dopo che ridi, c'è un sacco da piangere. Perchè sul sito ci sono anche gli sms degli spettatori. E sono cose del tipo: "Pensavo di essere un ignorante ma adesso mi sento un ingegnere...questa trasmissione aiuta tanto", "Se tutte le pupe sono così ignoranti e anno fatto strada: Chissà chi ha 1 millesimo di cervello in più cosa potrà fare ?"...e via così.
E chi c'è a fare la giurata? Alessandra Mussolini.
Allora l'amica E. ci ha ragione su Miss Italia, però mi sembra che ormai miss italia cosa sarà mai, che al massimo sono in costume intero.
Qui le fanno dormire con un autistico campione di enigmistica che puzza (e certo che puzza, state voi 12 ore al giorno a fare cruciverba...), per forza che poi uno si convince che si, sono un po' scemette, ma almeno si lavano, mica come i secchioni che sono sfigati e puzzano. E poi lo dice anche la Mussolini!
E poi confondono Hitler con un attore e dante Alighieri con un capo indiano! Che ridere, ah ah ah, che ridere!

TRA PARENTESI2: UN NUOVO BLOGAMICO della Strega Nocciola


Questo è un post veloce veloce, un post in jumbo jet.
E' solo per dirvi che c'è un nuovo postamico, oltre a quelli che trovate già nel post TRA PARENTESI1, che è un post ormai un po' vecchio, un post col bastone.

Questo nuovo blogamico è http://lastreganocciola.blogspot.com/

E poi secondo me io ho anche una sorella che ha un blog. ma lei dice di no, zitta zitta, che se no che sorella del KGB sarebbe? Che Grande Sorella sarebbe?

domenica, settembre 24, 2006


CON QUELL'INCHIOSTRO CHE ODORA D'ALIGHIERI2


Io pensavo che adesso tutti i libri che leggevo ve li scrivevo qui, che dopo che la mia Attrice Bionda mi ha detto che è impazzita per la Lamarque dopo averlo letto qui, allora mi sembra che ne vale la pena.
Però adesso ho letto un libro che non so, mi sembra che non meriti proprio una rubrica tutta intera. Magari una citazione si, si chiama IL MAESTRO MAGRO di GianAntonio Stella ed è un romanzino mediocre con un titolo bellissimo, perchè i maestri magri erano quelli che nel dopoguerra dovevano cercarsi gli alunni uno a uno tra gli analfabeti, e se mettevano su una classe allora lo Stato li pagava, ma poco. Per questo maestri magri.
Invece a me va di fare un post apposta (ah ah ah) per un libro che invece è bellissimo, di quelli che lo finisci e dici Mamma mia ma che bello, che bello! E vorresti ricominciare dalla prima riga di nuovo. E' "IL CORPO DEL NEMICO UCCISO" di quel genio della Ricerca Storica che è Giovanni De Luna. Io è un libro che ci ho messo più di una settimana a leggerlo perchè la sera non ci riuscivo. Perchè è peggio di CSI. Perchè là i corpi degli uccisi sono prostitute di Miami, baristi di Los Angeles, poliziotti di Las Vegas. Chi se ne frega, alla fine, se li trovano sciolti nell'acido nei bassifondi di un locale di lap dance.
Qui invece sono tutte persone carine e sempre che li uccidono in modi orribili. E poi è tutto vero, eh. Che Giovanni De Luna è famoso anche perchè ha fatto una ricerca storica bellissima sull'obitorio di Torino tra il 43 e il 45. Insomma è uno storico un po' macabro ma molto metodico.
E così se invece di andarvi a vedere un documentario su sky - che Murdoch mica è famoso per essere uno storico attento alle fonti - avete voglia di non dormire per cose vere, di farvi venire un po' di sano raccapriccio mentre scoprite quali e quante merdate abbiano fatto gli italiani in grecia, in etiopia, in Albania, in iugoslavia, se vi va di scoprire quanto sia gonfiata questa cosa delle foibe, ma con dovizia di particolari sul come erano conciati quelli che tiravano fuori, allora questo è il libro giusto.
Altro che Piccoli Brividi.
POST SU CONSIGLIO DI MIO FRATELLO: LE MIE 5 STRANE ABITUDINI


Sembra che dobbiamo partecipare tutti a questa proposta di mio fratello putativo, e lo faccio ben volentieri.

Regolamento: il partecipante intitola il suo post “Le mie 5 strane abitudini”. Tutti i ‘nominati’ per il gioco sono invitati a scrivere un post sul loro blog a proposito delle loro cinque più strane abitudini riportando anche questo regolamento chiaramente (come fatto qui). Alla fine dovrete scegliere cinque nuove persone da indicare lasciando un commento nei loro blog e invitandoli a leggere il vostro.


Ed eccole, le strane abitudini della nessie:

1- che se c'è abbastanza poca gente in giro e ho la musica nelle orecchie, muovo la bocca come se stessi cantando anche se non emetto suoni. ma faccio tutte le smorfie con la faccia. Se incrocio qualcuno dissimulo.

2- Piuttosto mi bosso il biglietto dell'autobus, non faccio colazione, o il pranzo, ma 1.10€ per il Manifesto sempre. Che altrimenti mi sembra una giornata cominciata male. E il lunedi è un dramma.

3- Se pranzo/ceno da sola sempre che mi cucino delle cose che sono più da merenda, tipo pane&olio, tipo crostini di pane con le mele (che me l'ha insegnato l'amica E.), tipo latte e fette biscottate.

4- ...ancora un capitolo, ancora un capitolo, ancora un capitolo. Finchè gli uccellini dell'alba mi impongono il sonno.

5- Ho serie e prolungate discussioni con Achille, un bradipo. Di peluche. Ma non diteglielo, perchè lui non vi crederebbe mai.

venerdì, settembre 22, 2006


DON CHI?SCIOTTE2: PEDAGOGIA E SCUOLE SUPERIORI

Oggi è arrivata questa professoressa, al Museo, di un Liceo molto Liceo di quelli che ci va la gente bene che non ha voglia di studiare il greco.
E' arrivata per proporre un'idea molto da prof che si sente molto progressista e molto culturale.
E questa idea (una serie di incontri al pomeriggio sull'arte), agli studenti, la fa pagare. Perchè, dice, così sono motivati.
E allora io penso che brutto mondo questo dove per motivare gli studenti bisogna farli pagare. Non sarebbe meglio, al massimo, per sollecitarli, pagare loro? Una quota simbolica, ti offro un buono per la focaccia delle 10 se impegni il tuo tempo ad ascoltare un critico d'arte invece che giocare alla play station.
Certo che il mondo ideale è quello dove lo studente piuttosto rinuncia alla focaccia pur di ascoltare un critico d'arte, ma questo non è il mondo del 2000, che alla fine walt disney ci aveva preso con eta beta ("l'uomo del 2000" vi ricordate?), che sto solo aspettando una nuova campagna pubblicitaria per le patatine alla naftalina...
E non ne faccio neanche una questione di classe, anche se trovo che l'idea di far pagare un'iniziativa cuturale sia di per sè limitante per chi non può permettersi un extra. Ma, mi si dirà, in un Liceo di quel tipo di Licei non molti non possono spendere 10€. E avrebbero ragione, anche se a questo punto è un problema a monte.
La trovo proprio un'idea aberrante come messaggio: io ti propongo un'idea culturale che non ti attira - perchè se ti attirasse non dovrei farti pagare per farti venire - quindi, cioè, non sono capace di pensare ad una cosa che piaccia a voi ragazzi, che dovrebbe essere il mio lavoro e per questo sono pagata. E allora vi dico che vi faccio pagare - anzi faccio pagare i vostri genitori - così i vostri genitori se non venite vi fanno il culo perchè dicono che hanno pagato.
Bel messaggio pedagogico e progressista!

Così, insomma, conosco un po' di partigiani che si sarebbero arrabbiati tantissimo per una cosa così e magari avrebbero aspettato un attentato a Togliatti per cercare di cambiare un po' le cose e aprire delle scuole pagando gli studenti; ma senza andare così in là conosco anche un periodo in cui gli studenti si sarebbero incazzati per una cosa così. e adesso invece non dico salire sui monti, ma non si incazza proprio più nessuno.

giovedì, settembre 21, 2006


CON QUELL'INCHIOSTRO CHE ODORA D'ALIGHIERI 1


C'è una signora che si chiama Vivian Lamarque e che è una signora con una faccia bellissima e soprattutto sembra una signora che potrebbe fare, non so, la maestra di scuola materna o la proprietaria di un cinema. Invece è una poetessa che secondo me è la più brava di tutte, e io mi chiedo perchè a scuola si ostinino a stare due mesi su d'annunzio e uno su Saba quando in circolazione c'è una poetessa così che non se la fila nessuno e ci devi incappare per caso da Feltrinelli. E non è francese, come pensano molti, è italiana. Quindi non hanno scuse. Forse è solo che tutti i professori pensano che sia francese. Però molti professori pensano che d'annunzio fosse un incapace laido erotomane ma lo insegnano lo stesso.

IL SIGNORE ANDATO VIA

Era un signore andato via.
A lei qui rimasta tantissimo mancava.
La traccia da lui lasciata segnava ovunque
intorno a lei l'aria.
Come un quadro spostato
per sempre segna la parete.


POESIA ILLEGITTIMA

Quella sera che ho fatto l'amore
mentale con te
non sono stata prudente
dopo un po' mi si è gonfiata la mente
sappi che due notti fa
con dolorose doglie
mi è nata una poesia illegittimamente
porterà solo il mio nome
ma ha la tua aria straniera ti somiglia
mentre non sospetti niente di niente
sappi che ti è nata una figlia.


IL SIGNORE INTOCCABILE

Nei sogni baciabilissimo
intoccabile come un filo scoperto nella realtà
era quel signore.
Allora come fare?
Bastava confondere un poco sogno e realtà
cancellare con una bianca gomma
l'inutile linea di confine.

IL RICOMINCIO5: DON CHI?SCIOTTE


Allora, oggi è la giornata delle scoperte tristi, seppur prevedibili per qualcuno che non sia un incrocio tra Biancaneve e Raperonzolo come la sottoscritta.
Innanzitutto è il giorno della scoperta che al callcenter tutti in nero sono.
Che non è vero che dopo 2 settimane ci hai il contratto.

Poi è il giorno della scoperta che il capo tratta tutti a pesci in faccia e solo io che gli rispondo a tono. Perchè a me non me lo dici: "allora, l'ha mandato questo fax?", dopo 4 ore che lavoro e il tuo cazzo di fax non funziona. Così ci ho risposto forte "io l'avrei mandato se qua dentro la tecnologia funzionasse!" (che anche il computer c'aveva i cazzi suoi oggi). E lui ha fatto una faccia un po' così e un'espressione un po' così perchè non ci è abituato, perchè le altre tipelle figurati se rispondono.
Però, sai, oggi ho fatto più appuntamenti che le altre due messe insieme e ho finito un'ora prima, per cui secondo me lo metto un po' in crisi che non se lo può permettere di trattarmi male.

Così, niente, ho scoperto che pagare pagano ma che hanno 12 dipendenti in nero, che si fanno chaiamare "dottori" e sono ex-agenti di commerco e hanno una spocchia ma una spocchia che santo dio.

Che allora io penso che faccio don Chi?sciotte di sanpierdarena, perchè io rispondo ma le altre no e mi sta sul cazzo questa cosa. Allora quando scadono le 2 settimane, mi faccio pagare, ci chiedo il contratto, al dottor Simpatia e al Dottor Spocchia e se mi dicono di no ci dico che ho il papà giornalista e la mamma avvocato che siete sicuri che non me lo fate il contratto, proprio sicuri?

Ovvio che non è vero che ho la mamma avvocato ma se dico"sicuri che non mi fate il contratto? mia mamma è a due gradini da vivian Lamarque e scrive libri sul biologico" purtroppo non fanno la stessa faccia. Ma io sono più contenta che mia mamma fa i libri sul biologico e non l'avvocato, eh!

E intanto comunque chiamo anche la cgil.
E che cazzo, un po' di ombrelli di Altan vanno bene, ma mica possono fare proprio tutto quello che vogliono, questi, come i Francesi con gli Algerini, come gli Inglesi con gli Indiani, come gli Olandesi con i Dodo!

mercoledì, settembre 20, 2006


IL RICOMINCIO4: CHE MI SENTO DAL LAGO CON GLI OCCHI NORMALI, OGGI


Lo ha detto anche il Mio Politico Preferito a Mentelocale, oggi, che tutti dovrebbero lavorare una volta nella vita in un call center.
Io non gliel'ho detto che l'avevo scritto ieri nel blog. Però è vero proprio che tutti dovrebbero.
Intanto perchè il mio, di call center, è proprio una cazzata di lavoro. Che devo chiamare senza dover vendere niente ed è facilissimo. Proprio che pensi ad altro mentre lo fai. Tipo fingere un orgasmo, una cosa così...

E poi vedi delle cose incredibili. Tipo la mia collega che non ha preso il diploma perchè la sua amica si è data fuoco a 17 anni per sbaglio mentre lei era lì. E quindi, mi dice, ovvio che poi uno smette di studiare! Adesso dico, magari uno non fuma, ecco, o piange quando appare Mangiafuoco nel film di Pinocchio..ma il diploma?! Cosa c'entra il diploma?! Però va beh, è una persona carina che mi racconta le cose di sky che io ignoro.
E poi c'è la prof di filosofia che si è dimenticata di aggiornare la graduatoria e quindi adesso sta due anni in un call center! dico, non è geniale?!

Ma la cosa più bella di oggi è stato il travestito sul 18barrato.
Che aveva due tette che sembrava Pamela Anderson che io le guardavo e pensavo che erano un vassoio comodissimo quando stai apparecchiando in sala e non sai dove appoggiare i bicchieri. Magari è per quello che se le fanno.
Ed è salito anche il controllore, e non le staccava gli occhi dalle tette invece di guardarle il biglietto. E le due tette con le gambe, poi, hanno commentato: "adesso si che lo faccio, il biglietto, che con tutte le multe che NON ho pagato nella vita...!". E tutte le vecchiette che ridevano.
Era proprio un simpatico travestito: più vladimir luxuria che la mala educacion.

martedì, settembre 19, 2006


IL RICOMINCIO 3: IL DIFFICILE MA INFLESSIBILE BOICOTTAGGIO


E questa volta è difficile.
Non è come boicottare McDonald's, che sono capaci tutti quando tanto ti fanno schifo i panini svunci.
Non è neanche come boicottare la CocaCola, che lo ammetti che ti piace, ma insomma alla fine il mondo è pieno di surrogati come il chinotto o l'aranciata amara. e poi c'è la birra.
Ed è anche peggio che boicottare la Nestlè, che già è difficilissimo perchè a volte non lo sai che quella roba è della Nestlè (perchè c'è scritto, ma picccolooo picccolooo).

Questa volta si tratta di boicottare la Lidl.
Che hai detto niente, per noi generazione 500€ (tanto per citarmi..)
Un carrello pieno con 20€ fai, alla Lidl, e al Di per Di con 20€ ci compri si e no il prosciutto e il detersivo per la lavatrice. E poi tutte quelle schifezze tedesche, il patè, il pane nero, i formaggi rossi, i biscotti marroni, la frutta blu...

Ma s'a da fà, perchè sul Manifesto oggi lo dicevano come fanno a farti riempire un carrello con 20€. Anzi no, sul Manifesto dicevano solo una parte, che di tutte le schifezze che succedono prima che i formaggi rossi e la frutta blu arrivi al supermercato non parlavano (ma ne parla un libro che spassionatamente consiglio, che si chiama Speriamo in Bio e l'ha scritto una signora che si chiama Marina Seveso e che la separa un solo gradino da Vivian Lamarque).
E ciononostante tutta una pagina del Manifesto hanno riempito di schifezze che fanno questi della Lidl: che già le cassiere le sottopagano e che fanno mille straordianari, ma soprattutto sono i quadri che li sfruttano proprio, anche 16 ore al giorno pagati per 8, e nessuno si lamenta perchè la Lidl mette i contratti in regola e uno si sente scemo a protestare, perchè gli rispondono "sei scemo? c'hai pure il contratto in regola!".
E le donne non fanno carriera perchè i dirigenti dicono "è impossibile che una donna sia al suo posto alle 630 già preparata e truccata, le donne stanno alla cassa!". E meno male che non fanno carriera, le donne, che quelli che fanno carriera scaricano le casse di pomodori e poi fanno il dirigente contemporaneamente, e gli fanno il corso per imparare a trattar male le cassiere (le donne), che lo sanno bene come si fanno questi corsi, sono tedeschi!

E insomma tutte queste cose le trovate sul sito www.ilmanifesto.it sul numero di oggi che è il 19/09 e mi dicono anche sul Blog di BeppeGrillo ma a me BeppeGrillo mi sta sulle palle quindi non ve lo dico.

E io da oggi boicotto la Lidl, insieme a Mcdonald's, alla Cocacola e alla Nestlè. Hobby&works no, non li boicotto, perchè si sono scusati in modo carino delle loro spilline naziste in edicola.

TRA PARENTESI


Ci sono dei blog carini che hanno tutta una cosa per dirvi, hey ci sono dei blog amici miei che potete andare a vedere.
Oppure ci sono dei blog ancora più carini che vi fanno vedere anche le foto dei blog amici.

Questo blog è brutto perchè l'ha fatto billgates. E non ho nessuno spazio per i blogamici

E allora io lo frego, Bill Gates, e faccio un post tra parentesi dove vi dico che se volete ci sono dei blog amici miei, che sono


http://diversamentequilibrata.blog.kataweb.it/

http://np-salesman.net/andrea/

e che poi ce ne saranno altri
e che se li andate a vedere poi glielo diciamo a billgates che ci siamo riusciti lo stesso!

IL RICOMINCIO 2

PARAFRASANDO ALTAN, MICA SEMPRE A NOI, L'OMBRELLO


Il contratto del call-center, che non è ancora un contratto, è così:

- Innanzitutto compili un foglio "sei sposata" SI NO
(che secondo me se scrivevo SI domani non cominciavo)

- Poi fai 2 settimane di prova, 4h al giorno, 50€ totali, vuol dire 1.25€ l'ora. E il padrone, melenso, dice: "2 settimane di prova. Pagate, eh, siamo persone serie".

- 2 settimane di prova fuori contratto, s'intende

- Poi c'è il contratto. Co co pro. Rinnovabile di 3 mesi in 3 mesi. E il padrone, melenso, dice: "s'intende che lo rinnoviamo! Siamo persone serie!"

- Il contratto, dicevo, è co co pro. Un progetto, quindi. Il progetto è che telefono e prendo appuntamenti.

E quindi, insomma, altro che ombrelli, per noi generazione 500€ (non 1000, come dice l'Espresso che avrà fatto fare l'articolo a un giornalista con il figlio alla Bocconi).

Però un po' di soddisfazione, per dio! Che intanto io me ne vado da un giorno all'altro, senza preavviso, che lo lascio nella merda appena mi pagano! Ah! E ho barato sul curriculum e ci ha creduto! E avevo il Manifesto nella borsa, doppio ah!, che non se l'aspetta una comunista nel suo call-center! E di giorni di prova ne faccio 8, non 10, che vuol dire 1,56€ l'ora! Triplo Ah!

(...)
...Che piccole, piccole che sono le rivincite contro il Grande Ombrello del Libero Mercato!
(...e ancora più piccole per chi non ha neanche quelle 4h di prospettiva da un'altra parte...)
IL RICOMINCIO - 1

Fin troppo caldo per essere autunno, che uno non ci vuole credere; che una delle cose più belle dell'autunno è il freddo da primi maglioni e quel naso un po' rosso per il vento e invece fa ancora caldo ma è autunno.

Così questo primo blog del ricomincio è inevitabilmente un blog di lavoro in t-shirt, anzi da doppio lavoro in t-shirt.

Perchè da oggi divento ufficilamente la Nessie-Jackyl e la Nessie-Hyde, che 4h faccio la tirocinante al Museo - con i colleghi dagli abbinamenti giusti scarpe/ borsa o/e Cravatta-Fermacravatta - e 4h faccio il call center, il call-center-con-fisso-35o€ - al-mese, il call-center - due-settimane -di-prova-fuori-contratto, il call-center-contratto-rinnovabile-di-3-mesi-in-3-mesi.

E già così è una bella schizofrenia mattina/pomeriggio. Ma è una schizofrenia che mi diverte, con queste scrivanie così uguali e questi colleghi così diversi.
Che al Museo si affittano le sale a 800€ al giorno, e al call-center se ne prendono 50, di euro, per due settimane di prova.

E io penso che magari, una volta all'anno, dovrebbero farla tutti, la settimana schizofrenica, obbligatoria.

Se fossi Capo del Mondo la chiamerei "La settimana R.L.Stevenson".
Per vedere chi c'è dall'altra parte".

giovedì, settembre 14, 2006


Diario di viaggio 8, l'ultimo: Museo Gugghy e 1200km in una botta

Sabato 2 settembre


Se questo ultimo blog fosse un quadro, sarebbe "winter" di Mijail Larionov, che la Nessie e la Mari sono rimaste a guardarlo per mezz'ora come delle deficienti

Se questo ultimo blog fosse un'installazione, sarebbe "L'uomo che volò nello spazio" di Ilia Kabakov, che continuavamo ad andarcene e poi a tornare indietro a rivederlo

Se questo ultimo blog fosse un uomo annoiato, sarebbe l'Austriaco che ci ha aspettate fuori dal Museo che io e la Mari non ne uscivamo più

Se questo ultimo blog fosse un assegno in bianco, la Nessie avrebbe comprato 200 cataloghi della mostra e li avrebbe regalati a tutti gli amici, e anche ai nemici, tanto l'assegno era mica suo

Se questo ultimo blog fosse uno stupore, sarebbe le bocche della nessie e la mari che si aprivano estasiate davanti ad un quadro su due

Se questo ultimo blog fosse un oggetto kitch, sarebbe l'orrido cane di fiori davanti al Guggheneim

Se questo ultimo blog fosse una cosa triste, sarebbero la nessie e la Mari che si accorgono che è ora di partire

Se questo ultimo blog fosse una cosa tenera, sarebbero i saluti con l'Austriaco

Se questo ultimo blog fosse un calcolo sbagliato, sarebbero la Nessie e la Mari che, partendo alle 13 da Bilbao dicono: "per le due siamo a Genova".

Se questo ultimo blog fossero le ansie dei genitori, sarebbero i tentativi di convincimento telefonici a fermarci a Nimes

Se questo ultimo blog fosse una canzone, sarebbe la Mari che sente per la prima volta a quasi 25 anni "Curre curre guagliò", da cui si capisce che è cresciuta in una scuola privata di Pavia

Se questo ultimo blog fosse nazionalista, sarebbero la Nessie e la Mari che non ne possono più di autogrill francesi e vogliono un autogrill italiano con pizza, patatine e caffè

Se questo ultimo blog fosse illogico, sarebbero i caselli autostradali francesi, uno ogni 20 km

Se questo ultimo blog fosse un attimo di panico, sarebbe quando la Nessie e la Mari si accorgono che non hanno più spiccioli per pagare il pedaggio, e il casello prende solo spiccioli

Se questo ultimo blog fosse una droga, sarebbe l'acido legalizzato dal nome "CocaCola dark", che sa di pocket coffee liquido e dà una botta che inizi a ridere e ti vengono gli occhi di Arancia Meccanica

Se questo ultimo blog fosse un errore, sarebbe comprare un altra marca di acido legalizzato, perchè era 2X1, che però sa di caramella liquida e fa ridere solo un po'

Se questo ultimo blog fosse uno sconforto, sarebbe essere a Bordeaux che è già buio, ed essere solo a Bordeaux

Se questo ultimo blog fosse l'innaspettato, sarebbe trovare la nebbia in Liguria

Se questo ultimo blog fosse una logica criminale, sarebbe Isoradio che la notte passa solo musica fusion, così sei sicuro che ti becca un colpo di sonno

Se questo ultimo blog fosse un Angelo Agnostico, sarebbe Paolino che ci accoglie alle 5 con i letti fatti e una pasta calda

Se questo ultimo blog fosse la felicità suprema, sarebbe l'appoggiare la testa sul cuscino morbido.

diario di viaggio 7: venerdi 1 settembre, Guernica & Bilbao

VENERDI 1 SETTEMBRE 2006 – oppure, Santa Polenta è già venerdi

(ovvero come andare a Guernica più bombardati di Guernica)

· Decisamente troppo … per svegliarci presto

· Decisamente rotte, per ragioni esogene ed indogene

· Decisamente lente, a fare i bagagli

· Decisamente lucide, per essere state ubriache

· Decisamente carichi, con 5 persone e 5 bagagli in macchina

· Decisamente divertite, di guidare come se stessimo andando a
Woodstock

· Decisamente tra i coglioni, fermi alla fermata dell’autobus per far
scendere i Ricooola

· Decisamente schizofreniche, nel sentire Maria che parla inglese con
la Nessie e italiano con l’austriaco

· Decisamente yankee, l’accento di Maria quando parla inglese

· Decisamente sbagliate, le costruzioni verbali di tutta la giornata

· Decisamente noiosa, la strada interna per Guernica

· Decisamente basche, le indicazioni stradali

· Decisamente rischiosa, la guida dei baschi

· Decisamente brutta, Guernica

· Decisamente bello, il parlamento basco a Guernica

· Decisamente inquietante, la reazione del negoziante alla richiesta
di cd di musica politica basca

· Decisamente ubriaco, il commesso che ci ha venduto il libro di
poesia basca

· Decisamente merdose, le indicazioni del Centro di Bilbao

· Decisamente chimica, la zuppa austriaca

· Decisamente palloso, mangiarla con il cucchiaino

. Decisamente carini, 4 tedeschi a regalarci le patate al cartoccio

· Decisamente ridicola, la Nessie che li ringrazia in tedesco (“iste
kartoffen smecken arauff(???). Danke”)

· Decisamente stanca, la Mari che va a dormire alle 22

· “Decisamente adorabile”, ciò che pensa la Nessie della Mari per
essere stata lasciata sola con l’austriaco alle 22.

· Decisamente carine, le chiacchere tra la Nessie e l’austriaco

· Decisamente Big Jim, il tedesco che viene a spaccare le palle in
mezzo alle chiacchere carine

· Decisamente da ammazzare, gli spagnoli della tenda accanto, che
parlano e urlano fino alle 5 del mattino, cane compreso

· Decisamente ciniche, le idee di vendetta della Nessie sugli spagnoli
al mattino

· Decisamente enorme, il ragno nella tenda

diario di viaggio 7: giovedi 30 agosto, sempre Donostia/S. Sebastian

Giovedi 31 agosto – Blog del giovedi, che lo scriviamo di sabato ma tutt’intorno è giovedi


I SOSTANTIVI DEL GIOVEDI:

· IL TELEFONO FISSO (che dimostra la sua utilità all’estero)

. L’AUTOBUS (su cui sale tutto il campeggio)

· LA COZZA (altrimenti detto Il Catalano Che ci Prova)

· IL FICO (altrimenti detto l’Austriaco Che ci Proverà)

· L’ARCHITETTO (che ha costruito una chiesa in orizzontale)

· IL MONTE (che non si arriva mai in cima)

· LA VERGINE ( che la Mari l’aveva detto subito che era la Madonna
e alla Nessie da giù sembrava più Dumbo)

· LE OMBRE ( di noi 4 sul monte)

· I PRESIDENTI DEGLI USA ( che secondo l’intelligente Cozza sono
stati tutti uccisi dalla Lobby Ebraica)

· LE URLA (della Nessie che dà dell’imbecille alla suddetta Cozza)

· LE UOVA ( del gambero crudo incinto mangiato dall’insensibile
Nessie)

· LE SCUSE (pietose, della Cozza che scappa da Maria che l'ha
appena cassato)

· 3 (il numero perfetto dopo che la Cozza se n’è andato)

· IL RIFLESSO (delle vetrate della Cattedrale sui muri)

· IL SALAME (unto della Liddl)

· IL BARISTA (basco col basco)

· LA REGATA (che non c’è)

· LA TELEVISIONE (che riprende la regata che non c’è)

· IL LissIO (ovvero il Raul Kasadei basco)

· LA BOTTIGLIA DI VINO (che esplode da sola, stufa di aspettare la
regata)

· LE BANDIERE A LUTTO (per la festa del 31 agosto)

. LE CANDELINE SUI BALCONI (per commemorare l'incendio del 31 agosto, che è come
lasciare l'acqua aperta per commemorare un'alluvione)

· I RICoooooLA (ovvero la coppia di svizzeri)

· LE GEMELLE BASCHE (che ci hanno accompagnati al jazz bar)

· IL JAZZ BAR ( che era una noia mortale)

· TUTTI E 5 (little by little more drunked)

· LE TAPAS AUTOCTONE ( con il formaggio della Liddl)

· LA SANGRIA (in bottiglia 2 x 1)

· IL CURLING (giocato con il cubetto di ghiaccio sul bancone del bar)

· LA BARISTA (che s’incazza per il curling giocato sul suo bancone
del suo bar)

· I CUBETTI DI GHIACCIO (nei colli degli astanti)

· IL CUBETTO DI GHIACCIO (nel collo della venditrice cinese)

· L’AUSTRALIANO (che prova ad attaccare bottone)

· L’AUSTRIACO (che marca il territorio)

· LA PIPI’ (in piazza, ma la Nessie no)

· IL TASSISTA (che non ci vuole tutti e 5)

· IL SEDILE DIETRO DEL TAXI (che ha visto cose)

· MARIA (che resiste, resiste, resiste…)

· HOUSTON (…we have a problem)

· IL VOMITO (di Maria ad equa distanza tra taxi e campeggio)

· LA VOCE (a 130 decibel della Mari anche quando prova a parlare
piano)

· LA TENDA DELL’AUSTRIACO ( che ha visto più cose del sedile
dietro del taxi)

diario di viaggio 6: mercoledi 30 agosto, Donostia/S. Sebastian

IL BUONO:

· La squadra di arti marziali a colazione

· Il bar dell’ostello con le foto del Che

· La performance teatrale di Maria nell’ingresso dell’ostello

. Le espadrillas più belle del mondo a San Jean de Luz

· Il culo di trovare la strada del campeggio senza nessuna
indicazione comprensibile

· Il campeggio di Monte Higeldo con la terra migliore per picchettare

· La festa per il 31 agosto in via 31 agosto il 30 di agosto

· Le interiora di cervo per picchiare i bambini della festa

· I baschi con il basco

· Le vecchiette che vendono i gamberi crudi

· Le dormite sulla spiaggia

· La Mari che impara i trucchi della buona scrittura

· Tapas e Sangria

· Prendere il 16 al volo

· Ritrovare le chiavi della macchina

· I bellissimi messaggi di Paolino

· Jp che ci prende per il culo, ma solo perché lui è andato a Palermo
e noi qui

· Che domani siamo ancora a San Sebastian


IL BRUTTO:

· La carne che ci siamo dimenticate nel frigorifero dell’Ostello

· L’interno della Cattedrale di Biarritz

· Il sonno tremendo

· La guida degli spagnoli, che sono peggio persino dei bergamaschi

· (ma buono) I gamberetti crudi

· La Nessie che non impara la matematica

· La Mari che perde le chiavi della macchina

· Il vicino di tenda (“il vicino è mio nemico, non lo posso
sopportare…”)

· Che Paolino non c’è

· La Nessie che come al solito ha sbagliato i vestiti del viaggio


IL CATTIVO:

· Il coreano che si rovescia addosso il
caffè a colazione

· Le espadrillas più belle del mondo
senza il nostro numero

· I vestiti che stanno bene solo ai
manichini

· Le indicazioni stradali di merda

. I baschi che parlano solo basco

· La coppia di maschioni che ci controlla lo zaino mentre noi ci
tuffiamo nell’Oceano...e poi si bacia

· La cucina del campeggio che chiude proprio quando abbiamo fame
noi

· Il prezzo delle tapas

· La corsa per prendere il 16

· Avere la macchina e usare il bus

· Non avere la cartina di San Sebastian

· La Mari che sta al telefono con Amighetti ad organizzarsi il futuro
mentre la Nessie è persa nel presente


diario di viaggio 5: extrablog/l'oceano

EXTRABLOG – L'OCEANO

* L'oceano ha il sapore dei gamberi crudi

* L'oceano ha il sapore dei gamberi crudi, compresa la testa

* L'oceano ha il sapore dei gamberi crudi compresa la testa ma esclusa la coda

* I bambini disegnano il mare blu; l'oceano è grigio* L'oceano veste costumi a righe bianche e
rosse

* L'oceano accoglie donne invecchiate con la macchina fotografica al collo

* L'oceano, pur di non essere monotono, si frastaglia di isole

* Il sole al tramonto crea una strada sull'oceano, e i pescatori sanno dov'è nascosta la parola
d'ordine per salirci

* L'oceano è il Titanic e non la London Valour

* Sull'oceano c'è troppo vento anche per gabbiani e aquiloni

* Appena l'onda si ritira, il bagnasciuga diventa sabbie mobili; bastano pochi secondi e la sabbia
torna a far finta di niente.

* Anche l'oceano, nei Paesi Baschi, partecipa agli scioperi della sete.

mercoledì, settembre 13, 2006


Diario di viaggio 4: Carcassonne-Biarritz ovvero...

SUL COME TROVARE UN AUTISTA DI DROMEDARI SUI PIRENEI

Iniziamo col dire che non é difficile, insomma, non più che imboccare un'autostrada che non c'é. Ma tralasciamo le autostrade e dedichiamoci ai dormedari...

Non é che ci siamo svegliate questa mattina con il preciso intento "O dromedario O muerte", come avrebbe detto il "Che" se mai fosse andato in Tunisia.
Anzi, salite in macchina per allontanarci da Carcassonne - la città dei plastici per amanti della Fantasy, dove anche la marmellata sa di colla da puzzle - potevamo al massimo aspirare ad un uomo con la moka. E se avessimo trovato una moka senza uomo sarebbe andata bene lo stesso.

E invece eccolo li', dopo 200 km di Statale oggettivamente noiosa, dopo qualche intersezione alla noia fatta di villaggi dove gli abitanti vengono estratti, saltuariamente, dalla cella frigorifera, dopo quattro cassette nell'autoradio, dopo "find me somebooodyyy toooo looooveeeee", dopo - eccola! - l'autostrada fantasma che la guida Touring non segnala ( anche il Touring invecchia, ha le rughe e avrebbe bisogno di un lifting e di un paio di tette finte), ecco che arriva il nostro autista di dromedari.

E si che sembrava un innocuo autostoppista, simile a 100 fidanzati della Nessie e a qualcuno della Mari, con i pantaloni africani e i sandali, con questo zainetto, magro magrino, e i capelli neri, e il pizzetto. Cosi' il dialogo tra noi les filles é laconico: - lo prendiamo? - e intanto la Mari frena e accosta - Ma siamo sicure? - Ma si, che tanto abbiamo la torcia per difenderci, che é meglio di uno spruzzino per l'asma! -

E poi tutt'e due stavamo pensando: Un uomo con i pantaloni africani é bravo per forza. Ma questo ce lo siamo confessato dopo.
Cosi' l'abbiamo caricato, e solo dopo si é scoperto che di lavoro guida ambulanze (sic!), ma anche dromedari, in Tunisia, ogni tanto. E se ci vogliamo andare abbiamo il biglietto da visita.Che questa storia si conclude cosi':

che l'Amica Immaginaria una volta ha fatto l'autostop e l'ha tirata su Franco Giordano di Rifondazione Comunista, che un parlamentare nella vita serve sempre.E noi, noi abbiamo recuperato un autista di dromedari.(............)


E poi c'e' stato l'oceano.Ma questo é un altro Blog.

lunedì, settembre 11, 2006

Diario di viaggio 3: Carcassonne, DOMENICA 27 AGOSTO 2006

- Del bagno puzzolente del campeggio

- Del fatto che questi cazzo di emigrati italiani degli anni 50
sono proprio ovunque e rompono le balle solo a noi

- del fatto che questi cazzo di emigrati italiani vanno
tutti a lourdes e te lo raccontano offrendoti i fichi

- di questi cazzo di emigrati italiani che si stupiscono che
almeno il 50 per cento di noi non era ateo

- del centro commerciale carrefour (ma come cacchio si scrive)
che sembrava la lombardia

- del caffé au lait che era un cappuccino. ma allora
come cazzo é il cappuccino?

-della carta igienica alla vaniglia

-del "ma non era meglio quella al mandarino?"

-della nessie che si accorge che sta facendo una foto
a Bezéres nella stessa prospettiva della guida touring

- della Nessie che per cantare i Litfiba fa inversione contromano

- della Maria che se ne accorge in tempo e per questo
vi stiamo ancora scrivendo

- del fatto che stavamo morendo (vedi sopra) per
fotografare un'orribile statua

- di Carcassonne che si avvicina, si avvicina e non arriva mai

- dei banchetti di frutta e vino ogni 10 metri sulla strada

- del fatto che quando decidiamo di comprare frutta e vino,
i banchetti scompaiono

- del "abbiamo troppo culo! oggi a Carcassonne c'é il torneo medievale!"

- dell'ufficio turistico che ci dice: "Les filles, il torneo é finito ieri!"

- di due fighi di passaggio, che a noi gli ingegneri
mica ci piacciono, infatti erano hippy, moooolto hippy

- del museo della scuola che la Nessie quasi piange

- della preghiera dell'ottocento sul muro che era quella di
C'est la guerre: "piccolo gesù aiutami ad essere patriota..."

- della Nessie che non ci crede

- della Mari che si incanta davanti agli strumenti scientifici dell'800

- della Nessie che se ne fotte degli strumenti scientifici dell'800

- del pranzo alle 16.30

- della stoica resistenza al cioccolato artigianale

- dell'Amica immaginaria che telefona dopo due mesi
e, per l'emozione, un piccione ci caga sulla testa

- della birra Pelforth Brune che merita il viaggio

- di Maria che non sa usare la carta elettronica degli ostelli,
seppur bravissima a montare le tende

- della Nessie e Maria che, in coppia , sanno il testo di tutte le
canzoni degli ultimi 60 anni. a volte anche 70

- di Maria che cita Marcel Marceau nel vento di Carcassonne

Diario di viaggio 2: La partenza (Pavia-Genova-Sète)

SABATO 26 SETTEMBRE 2006

- Di quando siamo partite tardissimo

- Di quando non abbiamo sbagliato strada

- Di quando c'era tutta la coda dall'altra pare e da noi niente

- Del caffé lungo, moooolto luungo, che allora si che eravamo già in
Francia!

- Della lista dei campeggi via telefono e poi, ovviamente, siamo andate in
un altro

- Del " ci fermiamo a Nimes"

- Del "No; dai; guidiamo ancora un po'...."

- Di Maria che salta dietro in autostrada e ritorna davanti con i panini

- Della Legge di Murphy che appena la Nessie ha addentato il panino, si é
formata la coda e non c'erano più mani libere per cambiare le marce

- Del "ci fermiamo a Séte, che almeno il camping é segnato sul mare"

- Del culo di scoprire che Séte é la città di George Brassens e di Paul
Valery

- Di Maria che ignora l'esistenza di Paul Valery e la pronuncia di George
Brassens

- Del campeggio che costa meno di una birra in Centro

- Della festa popolare di St Louis

- Di Sète; dove nessun abitante ha un'età compresa tra i 18 e i 45 anni

- Della banda di percussionisti vestiti come preservativi con un'abat jour
sulla testa

- Della Nessie e Maria che ballano come matte per due ore, dimentiche
della stanchezza

- Del fatto che in tutta Séte ballavano solo Maria e la Nessie

- Del vento contro la tenda che sembravano 7 serial killer li' solo per noi

- Di noi che avevamo troppo sonno per preoccuparcene

Diario di viaggio 1: l'itinerario

PAVIA - GENOVA - SETE - CARCASSONNE - BIARRITZ -
ST. JUAN DE LUZ - SAN SEBASTIAN/DONOSTIA - GUERNIKA - BILBAO - GENOVA - PAVIA