sabato, marzo 10, 2007


RIFLESSIONI PRIVATE DOPO UNA SETTIMANA DI PENSIERI


Io ci sono stati 5 Ottomarzi, uno dopo l'altro, che stavo cercando di cambiare un uomo che non voleva lasciarsi cambiare.
Che un po' si faceva trascinare dalla corrente delle mie richieste e delle mie sfuriate, ma che cercava solo gli spazi di tempo libero per tornare ad essere quello che io non volevo che fosse.
Non l'ho preso a rastrellate dopo averlo cucito nel lenzuolo, ma l'ho lasciato andare, quando ho capito che se il fiume non diventava di entrambi io, da sola, con la mia corrente impetuosa, per quanto impetuosa, tutto non potevo fare.


Poi sono passati sette anni.
E quest'anno, tra gennaio e febbraio, ho provato di nuovo a dire quali erano le mie richieste. Qual'era la direzione della mia corrente
E ho guardato se il mio torrente confluiva con il suo.
Evidentemente no, che le mie richieste non sono le sue, e bisogna mettersi tanto in discussione per vedere anche un altro punto di vista. E capisco che possa fare paura. Che il coraggio ognuno lo mette dove vuole. Che magari i grandi rivoluzionari poi avevano paura dei calabroni.
Io adesso, che è metà marzo, sono ancora contenta che i nostri due torrenti riescano a scorrere vicini, con un lembo di terra a separarli.
E non ho intenzione di costruire dighe contro la sua volontà.
Ci ho pensato, questa settimana, e sono ancora dell'idea che il rumore di un altro torrente di fianco continui a farmi piacere.
Ma sto lavorando sulla mia, di corrente. E faccio fatica.
E se lui non vuole lavorare sulla sua, questo ottomarzo ho deciso che non sono fatti miei.


3 commenti:

e.talpa ha detto...

Sai che mi piace poco commentare pubblicamente. Ma credo possa essere utile farlo lo stesso.

Solo una premessa: sai che tendo a parlare di più quando non sono d'accordo di quanto parli quando sono d'accordo. Ma voglio che sia chiaro che ho capito benissimo l'intento di questo post, ho capito benissimo quello che vuoi dire, e -credimi- l'apprezzo davvero molto.

Però, vorrei dire, che hai ragione che fa paura mettersi in discussione, ma io lo faccio, per quello che riesco, anche se poi magari da fuori sembra zerovirgolaniente.

Sono contento, e ti stimo anche per questo, che tu sia lavorando sulla tua, di corrente, che per confluire insieme tocca che si lavori entrambi: e proprio per questo non intendo esimermi dal lavorare anch'io sulla mia. Anche se magari si lavora in modo diverso, e ognuno dei due ha anche delle richieste (che brutta parola, facciamo necessità e suggerimenti) diversi.

Che fa piacere anche a me che le correnti scorrano vicine, adesso. E stiamo a vedere se confluiscono e quanto, se si intrecciano, e se ci basta.

Per me (se preferisci relativizzare ti dico per ora ;-) direi di sì senza dubbio.

e.talpa ha detto...

POSCRITTO (serio)
Un consiglio sempre valido: con i sordi come me, conviene sempre esplicitare qual è la direzione della corrente, che nessuno ce lo imparò!

POSCRITTO (x sdrammatizzare)
Il vecchio luogo comune dice che quando un uomo e una donna stanno insieme, la donna spera sempre che l'uomo cambi, e lui non cambia mai, l'uomo spera sempre che la donna non cambi, e lei cambia.

Baci, va!

lanessie ha detto...

Sono contenta che l'hai capito, questo post. Che se anche nessuno ve lo imparò, è piacevole non dover stare sempre lì a spiegare tutto.
Un bacino col naso tappato, va'