giovedì, novembre 30, 2006


ERA MEGLIO CHE MORISSE DA PICCOLA, SOFFOCATA DA UN CAVATURACCIOLI...

Io una così ce l'avevo in classe. Non mi ricordo in quale classe. Escludo le elementari. Forse i primi due anni delle medie. Forse quando ho cambiato, alle medie del Conservatorio. O forse, probabilissimo, in una delle due sezioni del Colombo Classico. Allo sociopsicopedagogico no, lo escludo, che una così l'avremmo picchiata e adesso si vedrebbe la dentiera.
Comunque una così io ce l'avevo in classe. Stessa faccia. Bionda. Che questa in effetti è tinta e tinta da schifo, e quella forse era bionda vera. Ma tanto bisogna essere bionde dentro per andare ad una manifestazione di Forzitalia, e quelle lì sono bionde dentro tutt'e due.
In ogni caso questa qui, che aveva un nome corto, qualcosa come Chiara, Laura, Sara, questa Chiara o Laura o Sara non la si vedeva mai. Sempre da sola nel suo banco, tanto che non mi ricordo neanche che classe era perchè non riesco a collegare la faccia ad un contesto.
Però mi ricordo che aveva un gatto, questa Chiara, Laura o Sara e sempre parlava del suo gatto. Anzi era una gatta. Bianca col pelo lungo. Aveva tutte le foto sul diario, quelle me le ricordo.
E suo papà non pagava le tasse.
Me la ricordo questa cosa, perchè quando lei non parlava della gatta con il pelo lungo parlava di suo papà che era troppo furbo perchè non pagava le tasse.
Che a me già i gatti non mi piacciono, ma mi piacciono meno quelli che non pagano le tasse.
E così adesso Chiara, Laura o Sara disegna magliette con scritto "Il leone della libertà" o i boxer con scritto "ho pagato le tasse di Prodi" e fa le foto con il "kit di Forzitalia in manifestazione". E chissà come si diverte.
E chissà dov'è la sua gatta con il pelo lungo, che se la incontro la metto sotto con la macchina.

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