martedì, dicembre 18, 2007


LA TRISTE STORIA DI VITO LA SCIMMIA

Mentre aspetto le vostre proposte luddiste potrei parlarvi di due cose.
La prima è la narrazione della mia vita incasinata, del filo di arianna dei miei rapporti da mettere a posto, degli scivoloni che prendo nel aggiustare le cose della mia psiche.
Come quando sposti le cose dal loro fuori posto e a quel punto non le trovi più.
Ma siete fortunatissimi.
Perchè invece vi racconto la storia di Vito.

Vito è una scimmia.
Di peluche, ma voi non diteglielo, che di traumi ne ha già subìti fin troppi.
Vito è stato abbandonato al Porto Antico in una fredda serata di inizio dicembre.
Giaceva riverso su una panchina, raggomitolato nella sua tristezza e nel suo abbandono, alla mercè delle intemperie.
Consumato, forse per le troppe coccole, forse per le violenze inflitte da una cattiva matrigna.
Io voglio pensare che Vito fosse molto amato da una bambina ma che una matrigna gelosa lo abbia abbandonato al porto antico e abbia raccolto tutte le sue briciole, tornando a casa.
Così Vito si è perso.

Appena l'ho visto, il clochard delle scimmie di peluche, io ho subito pensato all'adozione. Ma mia moglie, la gelida ed insensibile Pimoglie, ha sbuffato ed è entrata in un bar a prendersi un caffè.
Così tutte le pratiche dell'affido sono state portate avanti da me e dal PastoreBattista.

Innanzitutto abbiamo controllato che non fosse un regalo di Unabomber.
Abbiamo controllato vuol dire che il PastoreBattista ha preso Vito in braccio e Vito non è esploso.
Poi, l'abbiamo un po' coccolato.
Abbiamo scritto un biglietto che diceva "Se per caso avete perso una scimmia di peluche, scrivete una mail a questo indirizzo...nel frattempo l'abbiamo adottata noi".
(In realtà la prima versione del biglietto riportava il mio numero di cellulare, ma poi ho pensato a tutti quelli che mi avrebbero chiamato grufolando Mmmmm, mi sono perso...sei tu la mia scimmietta...?)
Abbiamo quindi attaccato alla panchina la seconda versione del biglietto.
A casa, poi, Vito è stato messo in lavatrice e successivamente appeso per le orecchie al filo da stendere.
Ma mia moglie non si è impietosita.
I giorni passavano, Vito sorrideva gocciolando in cortile, ma la Pimoglie non ha tirato fuori neanche un mezzo sorriso di compassione.
Semplicemente ha finto di non vederlo.

Allora io ho pensato che questa scimmia non poteva essere ulteriormente traumatizzata da una madre affidataria assente.
E quindi, oggi, l'ho portato in ufficio.
Il quale ufficio gronda di istinto materno. Nel mio ufficio, il desiderio di maternità passa attraverso la porta, si insinua negli armadi e nella fotocopiatrice. Il mio ufficio è il Lazzaretto delle Madri Potenziali
E infatti Vito è stato accolto dalle coccole e dagli applausi, e subito gli è stata costruita una casetta di cartone tutta per lui, con il suo nome circondato da note musicali.

Adesso Vito è lì, felice, sull'ultimo ripiano dell'armadio vicino alla finestra.
Ma se per caso un giorno incontrate una bambina alla ricerca della sua scimmia di Peluche, scomparsa in un giorno di vento invernale, portatela da noi, che saremo felici di riconsegnare Vito nelle mani sporche di pennarello della sua vera mamma.

8 commenti:

lastreganocciola ha detto...

qui abbiamo avvertito Achille, Alcenzello, Steodulo e tutti gli altri, che passeranno voce: se però cominciano a urlarsi l'avviso di notte l'uno con l'altro li mando a casa tua.

Anonimo ha detto...

Bene, bene.
Adesso siete pronte per tenervi un cane abbandonato, in ufficio...Comincerò a mandarti fotografie...Aaaaaaaahhhhaaaahhhaaa!!!! (Ghigno malefico)

e.talpa ha detto...

Solo io ho l'impressione che l'ultimo capoverso sia stato scritto da una reincarnazione di Saint-Exupery?

Se un giorno farete un viaggio in Africa, nel deserto, se vi capita di passare di là, vi supplico, non vi affrettate, fermatevi un momento sotto le stelle. E se allora un bambino vi viene incontro, voi indovinerete certo chi è. Ebbene, siate gentili!
Scrivetemi subito che è ritornato!

lanessie ha detto...

@streganocciola: ...e poi lo dici tu alla Pimoglie!

@ E: NON CI PROVARE! :O)

@talpa: ma dai, che storia...cosa non fa l'incoscio del lettore...

lastreganocciola ha detto...

ideissima di natale: io credo che la vera mamma di Vito sarà proprio triste di averlo perso. forse ancora oggi triste, di sicuro felice se lo ritrova per natale. perchè non mettiamo in pratica i famosi 6 passaggi o quelchelè e non proviamo a ritrovarla? via web-mail, naturalmente, ma anche coi bigliettini al porto antico, se i comune-tary della zopna ci hanno voglia di appiccicarli. Non sarebbe una bellissima storia di natale?

lanessie ha detto...

@streganocciola:
io ci sto! tantissimo...!
Ma magari dopo natale, eh, che prima mi ci manca solo di fare Il cacciatore di taglie!
:O)

e.talpa ha detto...

ah, non l'inconscio dello scrittore? :D

beh se mettete i bigliettini, fateci conoscere il resto della storia!

lanessie ha detto...

...certamente!