lunedì, luglio 02, 2007



LODE ALL'ATEISMO

Sono la donna affascinata dal pellegrinaggio quanto può esserlo l'orso yoghi da un picnic della Lega per la Macrobiotica.
Con le religioni ho un pessimo rapporto, ma se proprio devo andare a vedere cos'è la cosa che mi infastidisce di più, i pellegrinaggi obbligatori stanno ben in alto nella mia top ten dell'Odio per l'oppio dei popoli.

Così ieri notte, nel mio pellegrinaggio tra le mecche degli internet point, mentre cercavo disperatamente un totem dotato contemporaneamente di connessione, webcam e microfono, sono crollata nel più profondo degli ateismi.

Perchè, insomma, il dio delle storie a distanza le aveva fatte veramente tutte questa settimana, per destabilizzarmi: un computer rotto, un ulivo palestinese bloccato a hebron, un black out del mossad, una connessione saltata, un messaggio Dobbiamo parlare e poi 48 ore di attesa. Aggiungi un pizzico di premestruo, una chimica frizzante, un trasloco, una conferenza stampa, e otterai inevitabilmente un profondo relativismo nessiano.

La conseguenza dell'improvviso ateismo si è rovesciata sugli avventori dell'internet point La Mecca della Storia a Distanza.
Sono entrata senza neanche togliermi le scarpe - che ne venivo appunto da un pellegrinaggio serale tra boicottanti connessioni - mi sono lanciata nella cabina del telefono, con tutto il mio discorso in testa, già tutto in inglese, già tutto pronto, Ok, si, dobbiamo parlare, ma non stasera che gli Dei sghignazzano dall'olimpo del nostro pellegrinaggio intercontinentale, stasera no, stasera mi racconti la storia della buona notte e io torno a casa sorridendo, e domani, domani ci saranno tutte le connessioni del mondo per dirci Ce la faremo, ancora un mese e mezzo.
Tutto pronto, sulla punta della lingua.
E quando lui ha risposto Halo, habibtee , io sono scoppiata a piangere come una cretina, con tutto il mascara che colava sulla faccia, e gli adepti della Mecca della Storia a Distanza che guardavano preoccupati, e lui che cercava di capire e chiedeva Ma perchè piangi? E io, singhiozzante, i'm just before my period.... E nel fiume di lacrime e sudore - che il confessionale era una scatola di plexiglass in fondo ad una stanza senza finestre - le due signore africane nelle scatole contigue mi sorridevano come a dire Dura l'emigrazione, eh...

2 commenti:

lastreganocciola ha detto...

un utile consiglio: non mettere il mascara, quando gli dei e il ciclo ti sono avversi. ma ci sono i salici in palestina?

lanessie ha detto...

non saprei. Mi informo, se solo funziona la nuova lungimirante idea dei piccioni viaggiatori (del resto il mio pacco regalo spedito il 25 maggio non è ancora arrivato...)