mercoledì, febbraio 14, 2007



MALINCONIE TELEVISIVE

Io, dodici anni fa, una sera stavo dormendo.
Era lunedi.
Erano le undici.
Avevo tredici anni.
E quindi stavo dormendo.
Mi sveglia mia madre e mi dice, Vieni di là che c'è Paolo Rossi in televisione.
Quel lunedi di tredici anni fa noi avevamo ancora una televisione che ci metteva dieci minuti a scaldarsi, poi si accendeva. Faceva "ffffffvvvvvvwwwwww" e poi si accendeva. A volte.
Questa televisione abitava in un mobile con le ruote e gli sportellini davanti, che quando erano chiusi la nascondevano e ci si dimenticava che abitasse lì.
Gli sportellini quasi sempre erano chiusi.
Anche perchè, in ogni caso, la televisione stava in un angolo della sala, ma il suo cordone ombelicale pendeva senza vita dall'altra parte della stanza.
Così, mentre la tv si scaldava "ffffffffvvvvvvvvwwwwww", bisognava spingere il mobile con le ruote fino al muro con l'antenna, attaccare l'antenna e sperare che in ogni caso non si spegnesse a metà per il surriscaldamento.

Ma quel lunedi alle undici, quando sono arrivata in sala con la camicia da notte di flanella, la tv era già calda e attaccata al suo cordone ombelicale.
E dentro al mobile con le ruote, c'era Paolo Rossi.
Paolo Rossi il comico. Non il calciatore.
Intorno a Paolo Rossi, quello stesso lunedi, c'era Mani Pulite, e Berlusconi che scendeva in campo, e i pezzi del muro di Berlino, e la fine del Pci, e le monetine contro Craxi, e Eltsin, e Totò Schillaci, e le stragi della mafia.
Ma per me, tutti i lunedi a partire da quello, alle undici, c'era solo Paolo Rossi in televisione.

Poi è finito.
Poi c'è stato Il Laureato, ma era già un tono minore.
E poi basta, poi piano piano la televisione abbiamo smesso di spostarla. E anche il lunedi gli sportellini rimanevano chiusi.

Adesso, le vecchie puntate di Su la Testa si possono vedere sul sito della Rai. Messe lì per la memoria storica, insieme ai Promessi Sposi e a Totò e Macario.
E succede che se le vedi, ti prende quella malinconia. Di quando fuori c'era Craxi ma dentro, dentro c'era Paolo Rossi.

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