domenica, febbraio 04, 2007



DA GRANDE VOGLIO FARE LA SENATRICE

Premessa
Ho visto il documentario di Diario sulla questione dei brogli elettorali. E non entro nel merito. Che è tutta una spiegazione di numeri e percentuali che se ve la riporto io qui la sbaglio e poi tutti pensano che è Deaglio che ha sbagliato invece sono io.
Però c'è una cosa importante.
Ed è che il documentario dimostra una cosa. Che ormai basta un qualsiasi programma inserito in un qualsiasi computer di ricezione o trasmissione dei dati elettorali per far cambiare le percentuali, spalmarle, cambiarle.
Cioè, il concetto è questo. Tu voti, loro cambiano i numeri. E eleggono.
Allora io ho pensato ad una proposta di legge.
Che vado a spiegare.

LA PROPOSTA DI LEGGE

C'è che le cose funzionano così, adesso.
Che un seggio chiude.
Gli scrutinatori, il segretario, il presidente contano e i rappresentanti di lista controllano.
Poi si trascrivono i risultati.
Poi si mandano i dati in prefettura con un fonogramma.
Da quel momento tutto viene trasferito su computer.
E inizia il trasferimento da pc a pc.
Ed è da quel momento lì che si possono cambiare i voti.
Allora io dico questo.
Che bisogna fare una proposta di legge. Ed è questa.

Che il Presidente di seggio, il segretario e i rappresentanti di lista l'ultima cosa che fanno prima di andarsene a dormire è di scrivere i risultati del seggio in due buste - due ciascuno. Una lasciarla aperta e l'altra chiuderla e sigillarla. Come nei quiz.
E portarsele via. Tipo: votanti Tot. Tot voti per ogni lista. Tot schede bianche. Tot nulle.

Entro una settimana o due il Ministero degli Interni deve obbligatoriamente pubblicare on line i risultati arrivati al Ministero - cioè quelli che hanno decretato il vincitore - divisi per ogni seggio.
I Presidenti, i Segretari, i Rappresentanti di lista devono controllare che corrispondano ai dati che hanno inviato loro, guardando nelle buste aperte.
Se non corrispondono possono fare denuncia. Ovviamente devono portare tutte le buste sigillate in Prefettura e devono essere tutte uguali. Le due di presidente e segretario e quelle dei rappresentanti di lista.

Conclusione
A me sembra che questa sia l'unica maniera che abbiamo per essere ancora sicuri che il nostro voto corrisponda ad un voto vero. Un controllo democratico. Se voi dite che funziona io la mando a Diario. E a Franca Rame che c'ha un blog. E a Wladimir Luxuria. E a Lidia Menapace. A questa gente qui, insomma, che ci si fida. E al Manifesto, ovviamente.
Ma visto che sono numeri, controllate, immedesimatevi e ditemi se c'è qualche ragione per cui potrebbero truffarci lo stesso anche con questo sistema.


2 commenti:

lastreganocciola ha detto...

a me piace, ma se si parla di numeri e controlli non sono la persona giusta, nonnò.

e.talpa ha detto...

Non voglio responsabilità, ma direi proprio che piace anche a me.

Salvo che sigillerei le buste che tiene il presidente di seggio e le farei firmare alla chiusura e riaprire in presenza degli scrutatori.
Così, ad abudantiam.

Epperò, sul fatto che la democrazia non funziona, vi dovrò scrivere un post, che è matematicamente dimostrato che non può funzionare.

Che lo so che a voi le dimostrazioni non piacciono.
Ma ci sono ancora dei campi in cui c'è poco da discutere, anche se se il risultato non ci piace è così e basta. Solo che ci vorrebbe Odifreddi e non un ten. Webb per spiegarle.