martedì, febbraio 13, 2007


CON QUELL'INCHIOSTRO CHE ODORA D'ALIGHIERI5 - OVVERO LE RECENSIONI

In fondo alla palude - Joe Lansdale


Io penso che me li leggo tutti i Lansdale. Tutti. Quelli che pubblica Einaudi, che l'amicaE dice che sono i più belli. Ma anche quelli che pubblica Fanucci, che l'amicaE dice che sono i più brutti.
Ma d'estate, me li leggo.
Tutti, tra giugno e settembre.
Perchè stanotte non ho chiuso occhio.
E sentivo l'Uomo-capra in ingresso, e il suo piede fesso risuonava contro le mie persiane.
E ho dormito con mezzo cervello, come i delfini, pronta a prendere il mio fucile, sotto il letto, nella veranda della mia casa del Texas orientale.
E questo non me lo posso permettere quando il giorno dopo ho tre ore di educazione motoria con i bambini. No no no.
Ma sicuro me lo posso permettere tra giugno e settembre.
Che poi, le estati a me piacciono quasi solo per questo.
E le estati me le ricordo per le saghe.
C'è stata l'estate- Pennac (1999) - in Israele con La Fata Carabina e La Prosivendola.
L'estate Garcia-Marquez (2000) - Maturità e Nessuno Scrive al Colonnello
E, prima, l'incantevole l'estate Steinbeck (1997) - Furore, La Battaglia e le prime notti d'amore
E poi, ovviamente, l'estate-rileggi-tutti-gli-erripotter (2005) - Estate d'attese, com'è evidente.
E ancora l'estate Zola (2003) - Erasmus e Germinal

Quindi questa sarà l'estate Lansdale.
Anche se avevo capito chi era l'assassino.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

"Io lo sapevo tantissimo che ti piaceva Lansadale.
Adesso l'hai capita la storia di trasferirsi nel texas
orientale, eh? eh?
La prossima volta ti presto Tramonto e polvere."

lanessie ha detto...

si che mi ci piace lansdale. eccome. Ma il texas orientale neanche morta. Serpenti, caldo umido e ku klux klan. Ma, nel caso, ci spediamo un sacco di mail, eh? Tu dall'Inferno e io dalla Danimarca.