venerdì, giugno 26, 2009



Vi scrivo che ho appena fatto l'ennesima nessiecosa.
Me ne capitano due o tre a settimana ormai: è una lenta degenerazione verso il Grande Pasticcio Universale.
Oggi mi sono fatta colare tutto il sughino del pranzo BurgulChinoa e pomodori sui jeans.
Jeans chiari, ovviamente.
Avete mai notato che gli incidenti capitano sempre quando indossate colori primaverili?
Quindi adesso mi tocca di andarmene a giocare a Pippi Calzelunghe con i bambini tutta unta.
Ciao bambini, vi ricordate di me? Sono quella che la scorsa volta aveva tutti i pantaloni (beige) macchiati di acqua (arancione).
Ma tanto sono sicura che non ci faranno caso perchè oggi abbiamo un'animazione bellissima, che ci inventiamo la danza dell'isola cip cip e poi a turno entriamo in un cerchio con in mano un martello e spacchiamo i cocchi nel colapasta.
Per distrarre la gente dai tuoi pantaloni unti bisogna semplicemente sorpassarla nella corsia della follia creativa.

Nel senso che l'ho ricomprato.
La cosa importante, però, è che innanzitutto è azzurro.
Azzurro bellissimo.
Poi, funziona.
Anche la macchina fotografica che ha dentro, funziona, non come quello che ho suicidato quindici giorni fa, che dentro aveva i dagherottipi.
E poi l'ho pagato pochissimo.
Perchè a genova succede che ci sono dei negozi dove tu vai, e dentro ci trovi le cose che ogni tanto, casualmente, cascano dalle casse al porto.
E visto che ormai sono cascate, cosa vuoi farci? Mica le puoi buttare via, no? Del resto, sono cose nuove e a volte azzurre.
Il mio nuovo telefono era cascato casualmente da una cassa al porto.
Non potevo mica lasciarlo lì.
L'ho chiamato Trentagiugno.

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