martedì, luglio 01, 2008

LA PICCOLA SFIGA CI VEDE BENISSIMO


Sono perseguitata dalla Piccola Sfiga.
La Piccola Sfiga, è bene dirlo subito, non è una preoccupante macumba, una nuvola temporalesca ad un metro dalla testa, un rito voodoo con spilloni infuocati.
La Piccola Sfiga è, appunto, Piccola.
Ma non per questo, credetemi, meno fastidiosa.
Anche perchè la Piccola Sfiga ha un modus operandi da serial killer: in costante progressione.


E' martedi, e la Piccola Sfiga ha già fatto capolino due volte, questa settimana.
La prima volta è stato il tipico dramma della cittadina: stavo entrando nella doccia, ignuda e cruda, quando sento Toc!, vicino al calorifero. Abbasso lo sguardo, e sul pavimento si agita una scolopendra gigante, l'incredibile hulk delle scolopendre.
Volevo morire.

L'ho spruzzata col cif.
L'ho annegata nel'acqua ossigenata
E l'ho coperta con il cestino.
Poi, non ho chiuso occhio, sperando che morisse, ma immobile.
Lunedi mattina, ciondolante e stressata, l'amara scoperta.
Sposto il cestino con il manico della scopa, pronta a darle il colpo di grazia, forte della luce del giorno, ma la scolopendra non c'è più.
In tre - io, mia moglie, il suo ospite notturno - abbiamo analizzato il bagno a fondo, ma hulk è sparito.
Non è una buona notizia.
Ricomparirà da un posto innaspettato, nel momento peggiore.
E io morirò d'orrore.


Poteva bastare, c'era già abbastanza sfiga da galleggiarci una settimana.
Ma stamattina saluto mia moglie in partenza estiva e me ne vado con animo casalingo a buttare la spazzatura.
Apro il bidone con la mano sinistra.
Tento il gesto atletico del Lancio ad effetto della spazzatura e con il mignolo della mano destra scontro il bordo del bidone.
Che mi morde, con i suoi denti affilati.
Mi morde tantissimo.
Cazzo di male.

Gocciolando sangue come una foca da pelliccia, mi trascino verso la farmacia, e sporco il pavimento lucido con il mio dna, dalla porta scorrevole al bancone.
Chiedo acqua ossigenata e cerotto e esco a disinfettarmi sul marciapiede, sotto gli sguardi orripilati dei passanti.
Il farmacista mi chiede Ma come ha fatto?
Sono stata azzannata da un bidone della spazzatura.
Ah.

Il senso dell'ironia difetta ai farmacisti.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma la scolopendra era un'allegoria oppure era una scolopendra vera? Perchè come allegoria tutto il racconto era grandioso :-)

lanessie ha detto...

la cosa imbarazzante è che dopo che parliamo di scolopendre allegoriche da settimane, questa nel mio bagno era orribilmente vera.
Ricordami di non parlare mai, mai, mai di ratti allegorici

Anonimo ha detto...

io ho provato il disinfettante della Bayern, funziona con quasi tutti i mostri a 6 e 8 zampe...orrore...
Pemaja

Anonimo ha detto...

Ma scopa e paletta, cacciarla nel sacco della rumenta e chiudere il detto sacco sapeva di brutto?

Bah, donne, sanno mandare avanti una famiglia di 8 con due cipolle, ma si sfigano con una scolopendra...

lanessie ha detto...

@pemaja: il mio bagno non ha le finestre. con il disinfettante della bayern, muore anche la nessie, il mostro a due zampe :O)

@anonimo: ma tu li conosci i sei figli e il marito di quella che mandava avanti la famiglia con due cipolle? secondo me, di nascosto, friggevano scolopendre, per sopravvivere. e tutto torna.