giovedì, agosto 16, 2007



IL BATTITO D'ALI DI UNA FARFALLA SUL LAGO DI COMO...

Ci si aspetterebbe dalla sottoscritta tutto un lungo racconto del campeggio piovoso sul Lago di Como a raccogliere le forze come i mirtilli.
Io, fossi in me, me lo aspetterei.
E invece decido - in netto contrasto con il nessiedna - di tenere per me il cestino della raccolta, i frutti del lago.

Si analizzino però i risultati, di questi lunghi respiri di vento lombardo, se in poche ore di lavoro e di aiuto prezioso e Imprevedibile, a cavallo del ritorno cittadino, l'ingresso scatoloso di vico dolcezza si è trasformato in un ampio spazio vitale che verrà inaugurato oggi con una torta allo yogurth sperimentale.
Se la bolletta che mi attendeva minacciosa nella cassetta della posta si è poi rivelata meno cara di una bottiglia di vino bianco.
Se il parquet è venuto pulito senza sforzo.
Se le misure, per una volta, le avevo prese giuste. E adesso ho due divani per gli ospiti. Due. Che secondo le medie abituali del sovraffollamento delle Case Immaginarie, vogliono dire come minimo sei ospiti. E come massimo, centinaia.

E una ridarella-corbezzolo davanti al cibo scorrevole del sushi bar, che mi ha fatto perdonare ai nipponici persino l'invenzione del finto rumore dello sciacquone nel bagno, per tacer dei manga.
E lo scrocchinquilino che si palesa dopodomani.
Persino una carezza al cugino dudley che azzecca la prima sottrazione con prestito della sua vita.

L'Hocus Pocus della Val d'Intelvi.

2 commenti:

lastreganocciola ha detto...

a volte gli Inconsci fanno magie, mica solo casini...

lanessie ha detto...

inconsci tipo San Fedele, dici? :O)