lunedì, maggio 18, 2009


Shhh, non ditelo a nessuno che sto scrivendo sul blog.
Perché oggi sono in versione Seria Professionista.
Rossetto e tacchi, dico.
Il terzo lavoro, il meglio pagato (che suona come L'ultimo figlio, il meno voluto).
Però tanto devo aspettare che mi spediscano una cosa sulla mail e ho un quarto d'ora libero. 
E quindi, shhh, non ditelo a nessuno che vi racconto del salone del libro di Torino.

Io, al salone del libro, sembravo il nonno di Charlie Buckett nella Fabbrica di cioccolato.
Risollevata dal mio malumore, come il biglietto d'oro risolleva il nonno dal letto, ho gironzolato in solitudine e goduria per i due milioni di metri quadrati del salone. 
Ho visto:
Marc Augè parlare di utopia e rivoluzione della bicicletta.
Andrea Bajani che è un figo con una voce orribile.
Ascanio Celestini in tutte le salse.
E' bassissimo.
L'ho visto parlare di Lotta di classe con uno schermo alle spalle che diceva Banca Mediolanum.
Ho visto un intollerabile tipo delle iene che diceva Prima di prendersela con gli immigrati bisognerebbe conoscerli, come ho fatto io, che poi non sono nè contro di loro  nè contro quelli che gli sparano addosso.
Ho visto Furio Colombo e Deaglio dire a quanti metri siamo dalla dittatura.
Pochissimi.
Ho visto Fassino passare come un'ombra e nessuno farci caso.
Ho visto facce disgustate davanti a Chiamparino.
Ho visto purtroppo anche sorrisi smaglianti, davanti a Chiamparino.
Ho viso applaudire a scena aperta il passaggio di Di Pietro.
Sono entrata in una sala in cui, serissimamente, la gente votava per Marx o per Nietzche. E Michele Serra ha votato per entrambi, l'hanno visto tutti.
Ho visto la gente fare la fila per un autografo di Mentana.
Ho visto lo stand del Manifesto di fronte a quello del Movimento per la vita. C'era più gente al Manifesto.
Ho comprato dei libri meravigliosi.
Ho visto persone che non sanno lavorare con i bambini.
Ho visto Lella Costa e Michele Serra che sembravano la coppia Vianello.
Ho visto bambini leggere in ogni dove.
Ho visto gente che la conoscevano tutti e io no.
Ho visto uno spettacolo di Davide Enia che valeva tutto il week end.
Ho visto annullare la conferenza di Rita Levi Montalcini e tutti dire E' morta?
Ho scritto tre pagine di libri che voglio comprare.
Sono stata Telespallabob dell'animazione scientifica.
Ho parlato con la tipa del Presidio del libro, e ancora di più mi sono convita che voterò Vendola.
Ho visto libri belli, libri brutti, ma soprattutto pile pile pile di libri.
Cosa può volere di più, una donna, da un week end?
E sono seria, sono.

Ma soprattutto, ancora una volta, non sono tornata quando dovevo.
Mi ha preso la sindrome dell'elasticità del week end.
Io succede sempre più spesso che parto, e torno di lunedi, all'alba, che non me la sento di sprecare la domenica per il viaggio.
Così ho sfruttato la mia meravigliosa rete internazionale di mutuo soccorso, e sono stata ospitata da Dobby, l'elfo domestico che viveva in casa mia durante l'ultimo Festival della scienza.
E mi sono guadagnata un'ora di attraversata in vespa della provincia torinese.
Vento in faccia, alzo le braccia.
E' stato un week end fichissimo.
Ma, shhhh, non ditelo a nessuno: torno ad essere una seria professionista.

13 commenti:

lastreganocciola ha detto...

presidio del libro-vendola: mi dici il nesso?
per il resto, invidia invidia.

lanessie ha detto...

il presidio del libro è nato in Puglia e Vendola ne è il primo sostenitore, tanto che ha fatto il Presidio della memoria, a gennaio, come Regione Puglia.

:-)

e. ha detto...

Lassastà, io non sono venuta per colpa di guido e già mi mangiavo i mani sabato...
GUIDOOOOOOOOOOOOOOOOO....(verde e con la bava alla bocca).
Ma però il prossimo anno...

lanessie ha detto...

guidooooo, cosa hai fatto alla mia amicaaaaa?

Anonimo ha detto...

ecco. io niente.
è un complotto della sinistra.
è colpa mia nella stessa misura in cui è colpa dell'amicaE se una è rimasta incinta. oh!
e secondo me, l'amicaE. sta dicendo questo perché non vuole che la sua vittoria del premio malaussene sia troppo scontata. e allora mi elegge a "concorrente cuscinetto", quello che è lì per far numero ma che non vincerà mai. ecco. complotto. io non ho fatto niente. non è colpa mia. oh.

e. ha detto...

Perchè anche la Paola me l'aveva detto che è bellissimo e mi aveva detto vieni, che è bellissimo e io avevo detto di no, che non me la sentivo ancora tanto. E invece Guido GUIDOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO ci aveva un segreto che se lo sapevo me la sentivo un po' di più. Uffi. GUIDOOOOOOOO (bava, bava, bava e canini lunghi) :-D

Anonimo ha detto...

Guido...stavamo scrivendo il commento in contemporanea :-DDDDDD

Anonimo ha detto...

come mi muovo, faccio danni.
non è stata colpa miaaaaaaa!
ma chi è la nonimo che stavamo scrivendo in contemporanea? e cosa stavamo scrivendo in contemporanea?
maùffa...

lanessie ha detto...

che segreto? che segreto?

(ma avete visto che arrivate sul mio blog e vi comportate tutti come dei minorenni minorati? è bellissimo. è l'influenza dell'educatrice)

:-)

e. ha detto...

Minorenni minorati noooooooi?????
Epperchèmai? :-D

Il segreto è un segreto da Polena... :-)

Anonimo ha detto...

oh, sentimpo': non è che perché oggi fai la seria professionista con tacchi e rossetto puoi metterti a titolarci come minorati! eh! (e tralascio qui ogni riferimento misogino al fatto che l'espressione "professionista con tacchi e rossetto" e il fatto che sia il "lavoro meglio pagato" possa dar adito a qualche equivoco...)
e, comunque, chi lo dice lo è, cento volte più di me!
:-D

e. ha detto...

Già, nessi.
C'ha ragione il puntoggì: Checcacchio di lavoro meglio pagato fai con tacchi e rosetto, ehhhhh?????? :-D

lanessie ha detto...

hey, wow, un fiore del partigiano da tutelare!...è una definizione meravigliosa
:-)

Grazie