mercoledì, aprile 01, 2009

Ci sono delle giornate che tutto mi si accumula e io non riesco più a trovare il bandolo della matassa delle cose da fare.
Quelle giornate di solito è il mercoledi.
Ci sono delle giornate che questo ufficio, che è una stanza cinque metri per cinque, ospita:
due scrivanie
un tavolo
un armadio di ferro da amministrazione colorato a bombolette spray
un mobile inutile basso basso lungo lungo definito La cassa da morto
un mobile a scaffali ikea
una liberia bassa
un mobile a quadrettoni ikea enorme
un armadio con disegnato sopra un albero
i resti di un drago in cartapesta
sei sedie
un attaccapanni
la sacca dei travestimenti
sei ragazzi di servizio civile
io
l'adorata responsabile
un'ultras della samp
la ragazza fuori moda.
Quelle giornate di solito è il mercoledi.

Così io, al mercoledi, arrivo alla pausa pranzo che la pausa pranzo decido di non farla.
Prendo un caffettino alla macchinetta e magari ci puccio due biscotti.
E poi aspetto l'una come Buzzati aspettava i tartari.
E quando finalmente se ne vanno i servizi civili.
E se ne va l'adorata responsabile
E la ragazza fuorimoda magari mangia dai suoi
E l'ultras della samp va dai suoi ragazzi sfigati.
Io rimango sola col mio caffè, i miei biscotti e i miei pezzi di drago.
Riconquisto il bandolo della matassa e riesco persino a scrivere sul blog.
E mi gusto il silenzio come una fetta di torta alle fragole.

2 commenti:

e. ha detto...

Non ti lamentare, il tuo ufficio è grosso come casa mia :-))))

Anonimo ha detto...

...o "grande", come direbbe l'editor del nordèss? :-)