martedì, settembre 14, 2010



Ho un piatto cotoletta e insalata in bilico sull'angolo del mobile del computer.
Non c'è come un fidanzato che cucina divinamente per farti apprezzare una cotoletta malcotta una sera a casa da sola.
Ho due gatti che mangiano anche loro il solito nasello senza testa.
Ho mezzo metro di scatole da affrontare, come il Mostro di Supermario.
Poi abbiamo finito.
Nel senso che abbiamo solanto le cose piacevoli, tipo le porte da dipingere, i lampadari da scegliere, le travi da colorare.

Ho letto una bellissima intervista a De Mauro oggi, sul solito e mai troppo affrontato tema dell'analfabetismo degli italiani.
I numeri dicono che soltanto il 20% capisce il significato di un testo scritto.
Leggevo l'intervista a De Mauro e nel frattempo passavo davanti ad una scritta sull'asfalto.
Piccola, regalami ancora un pezzetto di teh.
Se avevo il numero di telefono di De Mauro gli mandavo un mms.
Così, senza congiuntivo. Apposta.

L'insalata sta cadendo per terra.
La raccoglierò, ma adoro queste cene in cui scrivo nelle pause della masticazione.

Gennaro Cosmo Parlato canta Polvere.
Ho amici che partono portandosi dietro quel magone da dispiacere comprensivo che è il peggiore.
E quadri da appendere.
Il circolo luogo dell'anima che riapre.
E chi non ci viene non è figlio di maria e non è figlio di gesù.
Ho talmente tanti progetti che devo fare l'elenco sul foglio per ricordarmeli tutti in equipe.
C'è una mostra di Doisneau a Milano.
Le scale da pagare.
E la pissipissibaucologa che torna, davvero, domani.

Così.
Nonostante il caldo mortale.
All'improvviso è autunno.

1 commento:

lastreganocciola ha detto...

be', c'è anche un pezzo di focus che dice che internet nuoce assai alla voglia di un comprensione di un testo, che dev'essere brevissimo e facilissimo, sennò non viene letto. Proprio quello che gli ci voleva, agli italgliani... :-(