lunedì, settembre 06, 2010



Berlino.
Berlino è una città fantastica.
E' LA città fantastica.
E' Parigi all'esposizione universale.
E' Roma alla dolce vita, senza romani.
E' Firenze dei Medici.
Ogni epoca ha la sua città perfetta, e Berlino è la città perfetta del 2000.

Vedere Berlino in quattro giorni, neanche Philip Fogg.
Abbiamo lasciato indietro le altalene del Mauer Park, il Pergamon, la colazione crucca a nord, lo zoo, la porta di Brandeburgo e soprattutto chissà quanti, quanti cortili, quante gallerie d'arte, quanti negozietti, quanti artigiani, quanti artisti, quante case occupate, quanti negozi di zuppe, quanti negozi di dolci, quanti concerti, quanti spettacoli.
Abbiamo vissuto tutte le ore possibili, in tutti i luoghi dove i chilometri di asfalto ci permettevano di arrivare.
Berlino è una città faticosa.
E' una città che la sera ti puzzano i piedi, uno questo lo deve sapere.
Berlino è una città che non ha centro, ma una rete di metropolitana così perfetta da illudere il turista di poter arrivare ovunque.
Il che è vero, avendo un anno sabbatico di tempo.

Berlino ha meno macchine in circolazione di Cinisello Balsamo e più alberi del Parco Nazionale dell'Abruzzo.
Berlino ha una pista ciclabile di un milione di chilometri, che ti verrebbe da chiamarla Fausto Coppi Strasse.
Berlino ha rielaborato la propria storia che sembra avere fatto un corso di formazione con Nelson Mandela.
Berlino ha una pulizia non maniacale, che è la mia preferita, e dei momenti di umano cattivo gusto, come le decalcomanie della porta di brandeburgo sui finestrini della metropolitana.
Berlino ha un centro culturale occupato che si chiama Cafè Zapata, che è un posto meraviglioso, pieno di vita, di artisti, di musicisti, di musica, di spazi liberi. Che se uno è di Genova particolarmente gli viene da ridere, e un po' di invidia.

Berlino una casa in centro sono 400 euro di affitto.
E intorno c'è Berlino.
E la birra sono 4 euro al litro, il che è pericolosissimo.
Però non è vero che tutti i tedeschi parlano l'inglese perfetto.
Questa è una leggenda metropolitana.
E il currywurst fa schifo.
Ma il cosciotto di agnello è buonissimo.
E i falafell da habibi sono buoni come quelli del deserto del neghev, che mi sa che non molti lettori sapranno di cosa parlo, ma fidatevi, che sono buonissimi entrambi, e quelli di Habibi a Berlino hanno anche il pregio di non essere colonialisti.

Il museo ebraico è una cosa meravigliosa.
Il museo della ddr è divertentissimo.
Dentro al museo della ddr c'era un vecchietto che si è guardato tutto il tg del '75 seduto sul divano nella ricostruzione della casa tipica della Germania democratica, poi è finito il tg e si è visto una puntata di Derrick.

I berlinesi girano con un carrellino attaccato alla bicicletta con dentro uno, due o tre bambini.
E sembrano avere un sacco di tempo libero.
A Berlino ero così di buon umore, che nel centro culturale zapata ho anche visto un topo e non ho neppure fatto un saltino sul posto.
A Berlino abbiamo trovato una festa rastafari dietro alla east side gallery e abbiamo mangiato un piatto ghanese dietro il murales di Brežnev ed Honecker che si baciano.

Berlino.
Try at home.

4 commenti:

lastreganocciola ha detto...

be', i topi allo zapata è uguale, appraga com'avviterbo, no?

lanessie ha detto...

ESATTO :-D

O' Pastore ha detto...

- Philip Fogg.
- Chi?
- Philip Fogg!
- Non conosco.
- Ma dai, il fratello di Phileas Fogg, quello famoso perchè si perse a bologna con un tedesco!
- Ah, capito... No, non conosco...

lanessie ha detto...

gnecca gnecca