martedì, maggio 18, 2010



Se ti svegli una mattina alle 8, dopo che ti sei addormentata alle 2, ti prepari in fretta e furia e ti precipiti ad una riunione. Scoprendo che non c'è.
Se ti capita d'inverno è una cosa orribile.
Urticante.
Che hai tutto il freddo addosso, e la voglia di piumone, e magari la pioggerellina.
Oppure se ti capita d'estate, di primavera, ma in un posto lontano. Che devi prendere una macchina, un treno, una moto, due autobus, per arrivare. E quando scopri che la riunione non c'era, ormai sei a distanza di macchina, di treno, di moto o di due autobus da qualsiasi alternativa.
E' insopportabile.

Invece oggi.
Che mi sono alzata alle 8, dopo essermi addormentata alle 2, ho svegliato Un uomo che era in recupero ma si è alzato lo stesso, mi sono preparata in fretta e furia, e mi sono precipitata ad una riunione che non c'era.
Ma fuori c'era il sole.
E io ero a chilometri zero da casa mia, da casa sua, dall'ufficio e soprattutto dal centro storico.

Un Uomo è tornato a riprendermi con le acciughe nel sacchetto per la nostra cena.
E ci siamo fatti una camminata nella luce del mattino dei vicoli, fino a casa sua, passando per un caffè al ginseng, per il ferramenta, per le commissioni, per l'edicola.
Chilometri zero, ma un sacco di metri sotto il primissimo sole di maggio, per quest'anno.
Stamattina era la bellezzia dell'errore.

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