lunedì, maggio 24, 2010



Pranzo a casa.
Ho una voglia di lavorare, in questo periodo, che mi sento un macellaio vegano.
Aspetto il ponte come neanche i mafiosi a Messina.

Sono tornata a casa a mezzogiorno e mezzo con un tale scorno da 40 ore immersa negli adolescenti, che avevo voglia soltanto di mangiare schifezze.
Un diavoletto sulla spalla, RonaldMacDonalds, mi sussurrava Pastazza unta, Kebab, Pizza con le patatine, Cocacola.
Ma sull'altra spalla è apparso l'angelo della dietologa, con tutta la sua forza d'animo.
Così ho appena finito di mangiare un piatto di fagioli al sugo.
RonaldMacDonalds è un peso piuma, nei combattimenti dell'anima.

Il gatto Signor Siberia si mangia con gusto il suo pollo e carote bio, gentilmente donato dall'Infiltrato all'AlmaNature.
Alla radio Caparezza canta Un vero uomo dovrebbe lavare i piatti, dovrebbe lavare i piatti, dovrebbe lavare i piatti. Che è la canzone della mia storia d'amore.

Stiamo facendo i conti per vedere se ci possiamo permettere Cuba a settembre.
Cuba a settembre è l'idea più bella dell'anno.
Intanto perchè secondo me a settembre non lo dicono ancora, che Fidel è morto e lo fanno sorridere con i fili appesi.
E quindi dovremmo ancora riuscire a scamparci la marea revisionista.
Poi perchè tutta la vita che voglio andare a Cuba.
E ho appena consegnato le mie impronte digitali allo Stato, pur di avere di nuovo un passaporto.
A questo punto, mi si impone l'uso: non sia mai che mi faccio schedare per niente.
E anche.
Che se qui va proprio di merda.
Che ci vendono i fiumi e l'arena di Verona alla Nike, grazie al federalismo.
Che la legge bavaglio ci dobbiamo tutti abbonare a Topolino, per avere qualcosa da leggere.
Che i tagli allo spettacolo, andremo tutti al bagaglino.
Che i tagli alla scuola non avrò più un lavoro, perchè quale progettazione didattica puoi fare se non hai nemmeno i soldi per la carta igienica?
E avanti così.
Se qui è così, Cuba diventa un'idea bellissima e importante.
Perchè posso andare là a raccontare come si vive in una dittatura democratica.
E magari ci danno due consigli.
Di nuovo.
(Companeros, esta vuelta prendes appunti, eh...)

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