venerdì, aprile 23, 2010



Ma ditemi voi se è possiamo lasciarla da fare a Fini, la rivoluzione, a cavallo del 25 aprile.
Io sono un po' inorridita, di tutto questo applaudire davanti ad un gioco di potere tra post fascisti.
Proprio in questi giorni.
In questi giorni in cui in ogni piazza dovrebbe risuonare Il piave mormorava...
(Ah ah ah. Battuta. Che non fa ridere per niente).

Però stamattina.
Che mi sono presa una mattina libera, dopo due settimane da farsil il segno della croce coi gomiti, dopo un pomeriggio in autostrada tra genova e savona cercando di recuperare il vino bianco per il Circolo Luogo dell'Anima mentre due macchine andavano a fuoco in galleria, prima di un week end fatto di tre concerti tre e turni al bar della periferia, dopo notti insonni, dopo una telefonata isterica della zia della mia ragazzina preferita, dopo un laboratorio a scuola inventato sul posto, dopo sogni deliranti e pianti irrefrenabili dalla pissipissibaucologa.
Però stamattina.
Che mi sono presa una mattina libera.
E fuori pioveva e dentro, invece, era la più lunga delle colazioni a letto.
Però stamattina dicevamo, con l'uomo che devo anche decidere come chiamare in queste righe, dal momento che ormai è ospite costante di questo blog, nonchè della casa numero quattordici. Insomma.
Stamattina.
Che mi sono presa una mattina libera e lui non lavorava.
Nella più lunga delle colazioni a letto dicevamo che, alla fine, succederà questo.

Fini farà tutto un partito dove finisce la destra, il centro e la destra del pd.
Noi a quel punto candidiamo vendola, con la sinistra e quel che rimane di sinistra nel pd.
E non vinciamo mai più.
Qualcosa del tipo loro al 70% e noi quel che rimane.
Torniamo alla prima repubblica dei momenti bui.
Loro che governano e noi che facciamo l'opposizione.
Un'opposizione forte, pressante, lontana dal governo ma presente nelle coscienze.
Con pochi risultati legislativi ma una spinta forte dal basso.
Dicevamo, con quell'uomo, che è così che andrà e che una volta ci sarebbe sembrato un programma ben triste in cui sperare.
E stamattina, invece, quasi quasi ci sembrava una buona idea.

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