lunedì, aprile 26, 2010


Ero partita con tutto un discorso serio sul senso di comunità regalato da questo week end, tra i prati di Campenave e i balli popolari in periferia.
Avevo già scritto dieci righe, con un'aria da sociologa.
Ma sono le 13.23, alle 14.00 ho un autobus che mi porta da dodici adolescenti in pieno boom ormonale primaverile e ho pensato che non posso essere sociologa in mezz'ora.
In mezz'ora si scrivono cazzate.
Le storie belle, le fiabe così come le storie d'amore o gli articoli di approfondimento, i saggi, i romanzi, hanno bisogno di tempo dedicato. Non si scrivono in mezz'ora o nei week end.
Così, visto che adesso ho solo mezz'ora, scrivo dieci righe stupide come queste.
Ma stasera, che me la prendo tutta per me, prima faccio l'orlo dei jeans, ma se poi mi funziona per caso la chiavetta internet, mi dedico del tempo.
E scrivo un post molto serio e molto divertente, spero.
Come una storia d'amore.

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