martedì, luglio 07, 2009



Mi è esploso un dente.
Il lato positivo, l'unico, è che avrebbe potuto scoppiarmi due giorni prima, sorprendendomi nel pieno del mio week end romantico tra la canoa e il ghiacciaio.
Se fosse successo, sarei morta per la seconda volta, sempre in mezzo alle alpi, sempre quelle.
E voi avreste potuto fare, a posteriori, meravigliose analisi sul mio karma in relazione alle alpi francopiemontesi.

Invece no, mi è esploso ieri sera, già tornata a casa, dopo un viaggio delirante da Boscolandia, un treno in ritardo, pieno e caldo come un arancino siciliano, lo scompartimento pieno, un cucciolo di gatto sulle gambe, uno zaino pesantissimo, un'animazione in Riviera da andare a fare nel pomeriggio .
Ho fatto tutto, capra e cavoli.
Sono arrivata.
Ho depositato il gatto.
Gli ho dato da mangiare.
Ho bruciato la maglia puzzolente di treni e sudori.
Ho preso un altro treno.
Sono arrivata in riviera.
Ho animato 22 bambini.
Sono tornata a casa.
E lì mi è scoppiato il dente.
A volte credo che il mio corpo tenti l'autodistruzione.

Stamattina ho preso tre oki tre, e se ne avessi avuti sette, nella borsa, li avrei presi tutti e sette.
Un dolore così credo mai.
No, decisamente, proprio mai.
Un dolore da annaspare nel vuoto con le lacrime agli occhi.

Adesso va molto meglio, anche se io sono completamente rincoglionita dalle medicine, e adesso mi trascinerò a casa e sverrò sul letto.
Del week end tra canoa e ghiacciai spero che ve ne parlerà l'omm della tempesta, che dovrebbe avere anche in dotazione un filmino di me e lui che sopravviviamo alle rapide.
Eroici.
Del gattino minuscolo che mi gira per casa avrò tempo di parlarvene abbondantemente.
Di quello di cui veramente avrei voluto parlarvi, e cioè delle leggi razziali del 2009, invece, adesso non riesco proprio.
Maledetto dente fascista.
Maledette multinazionali farmaceutiche.
Ve ne parlerò, giuro, quando il dente non mi farà più male e questo paese starà affondando nel ridicolo del suo g8 da Cinecittà.
Tra domani e dopodomani.

Nessun commento: