mercoledì, luglio 29, 2009



E mentre la vita sociale scorre via, tra politica e maalox, quella sentimentale si attorciglia come un cappio del ku klux klan.
Si attorciglia e poi si allenta, nella grazia dell'ultimo minuto, ma lascia sempre dietro quella scia di costante dubbio: Ma alla fine, perchè?
Perchè le cose non possono, semplicemente, scorrere, invece di inciampare, impigliarsi, accavallarsi, scontrarsi? Perchè dobbiamo per forza essere due iceberg ripieni di dolcezza, che per arrivare a fidarci dobbiamo procedere per dolorosissimo attrito?

Io credo di avere un fidanzato che ad un certo punto ha diviso il suo amore in sette horcrux.
Dico sette per tranquillizzarmi. Magari sono ventimila.
Il gioco sta nel trovarli tutti e, pazientemente, ricomporre tutta la sua affettività.
Non starò a dirvi che, nell'affascinante viaggio, ci si bruciano le mani e si viene assaliti da orrendi incubi marini.
C'è che poi se uno è come me, che conto con le dita, si distrae e si dimentica quanti horcrux ha recuperato e quanti gliene mancano.
Però se uno è come me, che conto con le dita ma adoro le sorprese, finisce che aspetta quasi volentieri il ritrovamento del pezzetto successivo e tutti gli stravolgimenti e i miglioramenti che questo comporterà.
Perchè c'è questo, nelle magie, che poi si mette sempre tutto a posto.
No, sempre no.
Spesso.
Spunta una fenice, un Professor Silente che ti sussurra la formula magica che ti mancava, un amico che ti sostiene nella ricerca. E le cose vanno a posto per un altro pezzetto.

Nonostante le mani bruciate - di entrambi, le mani bruciate - e i mangiamorte, quindi, io persisto nella ricerca.
E mi godo tutti i miglioramenti che i ritrovamenti comportano: ho una vita di coppia meravigliosa, quando ho una vita di coppia.
Meravigliosa alla Frank Capra, intendo.
Questo è già uno dei risultati.
Bisogna solo andare avanti nella ricerca: continuare a bere, continuare a bere, continuare a bere...

1 commento:

Gianfranco Bussalai ha detto...

... e glugluglu (Nikita, op. cit.)