Volevo descrivervi tutti ma proprio tutti gli adolescenti che oggi alle quattro avrebbero dovuto venire al nostro progetto di educativa di strada: la Nessie che ritorna a fare l'educatrice dei teenagers.
Dopo tre anni e mezzo, di nuovo ad occuparmi di ormoni e sudori, e depressione cosmica e primi amori, e le marlboro nel bagno e le canne di nascosto, e Ma se mi bacia al cinema posso restare incinta, e Lo sai che io ho due amici che sono rimasti incastrati baciandosi con l'apparecchio, Sai che roba, io ho due che sono rimasti incastrati scopando, no no è vero, cazzo, vi giuro.
Di nuovo i Bella raga, Brilla, Oh Frè.
Ero anche un po' emozionata.
Mi dicevo E se non sono più in grado?
Se mi sono abituata troppo bene con i bimbi nani, quelli che dicono Culo! e poi arrossiscono?
Se non so più cosa fare davanti ad una ragazzina alle prese con il suo primo amore?
Se mi faccio demoralizzare dalla loro aria annoiata e scoglionata?
Se pensano di me che sono vecchia?
Se mi dicono che ascoltano musica Indy e io la confondo con il triphop, che non so perchè ma lo faccio sempre?
E dico Non mi piace a me l'indy.
E poi mi accorgo che non è vero, che mi piace, ma è troppo tardi, ormai l'ho detto, pensando al triphop.
Se non so cos'è la musica Industrial?
Se l'hip hop sono ferma agli articolo 31 e ai Sottotono.
Se non so i nomi dei cellulari.
E non ho neanche il T9.
Nemmeno la tv, ho.
Con i bambini è più facile: abbiamo dei punti di contatto.
Tipo che ci fa paura a tutti il giudice di roger rabbit.
Io, quando lavoravo con gli adolescenti, non sapevo neanche aiutarli con i problemi di geometria di prima media.
(però ero richiestissima per l'argomento Ciclo in ritardo. A ognuno le sue competenze).
Insomma, ero un po' intimorita ed emozionata.
Mi dicevo Nessie, ricordati la regola base, con gli adolescenti: se non sai di cosa cazzo stanno parlando, stai solo zitta, ascolta e sorridi. Prima o poi inizieranno a parlare di sesso.
Ma tanto non sono venuti.
Zero di zero.
Il deserto dei tartari adolescenti.
Tre ore ad aspettare, e neanche una nuvola di polvere all'orizzonte.
Così noi educatori siamo andati a prendere i pasticcini.
E il succo d'arancia solidal.
Si, in orario di lavoro, mica siamo sbirri.
E abbiamo passato un intero giovedi a chiacchiere tra di noi.
Di cosa parlano gli educatori?
Oggi, in particolare, di nuvole a forma di Ufo, minchia devi vederli i video su you tube; di Kungfupanda che è meno bello degli incredibili però minchia lo devi vedere troppo; e di Minchia adesso vado a casa, mi faccio un bagno, una canna e poi nanna.
Ecco cos'è l'educatore, pensavo.
Una persona che è pagata per far passare kungfupanda come corso di formazione specifico.
Ma non è che mi stia lamentando, anzi.
Intanto perchè questa profonda riflessione la facevo con un bignè al pistacchio in bocca.
E poi, comunque.
Sempre meglio che lavorare.
6 commenti:
Bel post.
Però mi chiedo: ma come fai a confondere la parola indy con la parola trip hop? E' una faccenda interessante...
ci ho pensato.
Credo che il salto mentale sia questo (ma non ne sono sicura):
allora c'era un tipo che faceva triphop che si chiamava Tricky, mi pare.
Andava gran di moda negli anninovanta.
Se lo senti, Tricky e Indy si somigliano.
Ecco.
Mai razionalizzare l'inconscio: non è mai così affascinante...!
:O)
Certo che dopo un post che dicevi che vivevi nella scatola da scarpe della nike, ora ne fai uno che dici che ti pagano per lavorarti i bignè al pistacchio e quasi quasi ti lamenteresti pure...
Tu te le cerchi, ma te le cerchi grosse!!
"non è che io mi stia lamentando, anzi"
..tradotto, vuol dire, NON MI STO LAMENTANDO
cazzo c'avete tutti, in questo periodo?
:O)
nonnò, nessie. per me ci ha ragione oppastòre. e poi, cazzo, quattrocento sacchi al mese e ti puoi anche permettere i bigné al pistacchio? contala giusta, contala...
:-D
li ha pagati l'educatore degli ufo, i bignè.
Ah no, anzi, scusa, mi sbagliavo.
Li ho pagati io passando un attimo dalla gringott, dove ho un conto per i miei fondi neri
:O)
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