sabato, ottobre 23, 2010



Oggi ho uno scazzo che ho letto la notizia dello squalo bianco che ha azzanato il californiano e la sua tavola da surf, e mi sono immedesimata.
Nello squalo.
Ho anche delle ragioni, per essere incazzata, ma per fortuna tutte al di fuori della coppia.
La coppia, oggi, si dedica alla prima uscita dello Chez Guevara, progetto di Alta Cucina Popolare che inaugura stasera al Circolo Luogo dell'Anima, ed è ben contenta, la coppia.
E' che io mi sento che la melassa dello scazzo fatica a rianere chiusa dentro e ho paura di rovinare tutto.
Così sto uscendo continuamente a fare cose inutili, pur di gestire la rabbia.

Adesso scrivo anche questo post, mentre lui fa bollire il riso.
Magari funziona.
E faccio i compiti dell'oroscopo, che ormai è diventato l'oroscopo di settimana scorsa, tanto per leggere sotto metafora la mia vita.

Breznev, settimana scorsa, mi chiedeva di:
1) individuare le tre idee peggiori che hai preso in considerazione negli ultimi dieci anni;
2) impegnarti formalmente a correggere o a chiedere scusa per le conseguenze di queste idee;
3) perdonarti sinceramente come meglio puoi.

Allora.
1)
Prima idea peggiore: diventare una maestra. Adesso che faccio il tarlo del sistema, da fuori, non faccio che inorridire davanti alla frustrazione e alla rigidità che aleggia all'interno della scuola italiana, e mi immagino, anno dopo anno, diventare sempre più depressa e incazzata con le colleghe, con i dirigenti, con i genitori fino a diventare una maestra costantemente incazzata con i bambini.
Mi immagino sveglia tutte le mattine alle 6.15.
Mi immagino alla ricerca disperata di una cattedra.
E penso.
Era un'idea pessima.

Seconda idea peggiore: i vestiti larghi.
Quel periodo che mi sono comprata decine di maglie oversize prodotte in nepal. E poi mi vedevo grassa. Non c'è bisogno di aggiungere altro.

Terza idea peggiore: mettere su una famiglia in provincia di Varese.
Pensare di avere dei figli che passano la vita circondati da leghisti, che hanno una sola scuola dove iscriversi, la Gianfranco Miglio, e che devono scegliere tra omologarsi alla massa demente o combattere tutta la vita per difendere la loro diversità.
E io.
Alle riunioni genitori con le altre famiglie di Varese.
Alle riunioni di condominio con le altre famiglie di Varese.
Alle cene tra colleghi, di Varese.
Io, a Varese.
Dio santo, era una pessima idea.

2)
Certo che chiedo scusa. Soprattutto per le maglie larghe. A me stessa, e agli altri. Al sistema scolastico nazionale, ai dietologi e ai varesotti.

3)
Si, mi perdono.
La maestra sarebbe il lavoro più bello del mondo, se solo...
Le maglie oversize sarebbero comode e divertenti, se solo...
La famiglia a Varese avrebbe anche avuto dei pregi, se solo...

C'è che, al solito, a me mi fotte il condizionale.

3 commenti:

elena ha detto...

Post della Madonna. Ottimo +++.

lastreganocciola ha detto...

breznev è geniale, ma il condizionale, come si dice, è d'obbligo. per tutti, di solito. e per fortuna.

Anonimo ha detto...

Breznev?

^_^

Brezsny... Rob Brezsny

^___^