Mentre tutta me stessa sembra convintissima di poter fare a meno di moltissime cose e, tra queste, di un fidanzato, il Generale Inverno mi ha suggerito che non potevo continuare a fare a meno di una ventola dell'aria calda per il bagno.
Così la mia vita, da ieri pomeriggio, ha virato verso l'ennesimo grado di felicità, dopo una doccia chilometrica, litri di crema corpo, la maschera capelli e quella viso, il tutto in un gradevole caldino, apprezzato anche dal gatto Signor Siberia, accoccolato tra il calorifero e la porta.
Il fatto che il commesso che mi ha venduto la ventola fosse anche uno degli uomini più carini mai visti nei vicoli, ovviamente, non c'entra nulla con questo grado di felicità.
Tutto intorno, nel frattempo, è tutto un riallacciare i rapporti con chi ho lasciato per strada nel mio delirio emotivo di coppia. Ho scritto una decina di mail in due giorni il cui tono era Hey, hey, hey, ero sparita ma sono tornata.
Ho preso the, cucinato e inscatolato libri con le amiche, e ho scoperto che c'è una sola coppia di nostra conoscenza, di tutte quelle che eravamo, che resiste all'usura del tempo. Tutte le altre esplose, scoppiate, litigate, sparite.
Non è un bel segnale.
Abbiamo fatto le nostre giuste e sacrosante lamentele sui maschi, sui trentenni, sulla società e sul mondo, arrivando alla conclusione che possiamo giusto sperare nella fine del mondo nel 2012.
Confidiamo nei Maya.
E nel frattempo ci impegnamo a dimostrare l'inconcludenza della sinistra, impegnando due settimane a decidere se fare o non fare i lavori di restauro al nuovo Circolo Arci.
Insomma, se la mia attività onirica non si stesse sviluppando come le muffe in vitro, dimostrandomi che la felicità forse è anche di questo mondo, ma non della mia situazione attuale, potrei anche definirmi allegra.
Venerdi c'è l'ennesimo, attesissimo concerto di Guccini.
Vedo se piango su Farewell e poi vi dico come sto veramente.
1 commento:
Vero, l'ho pensata anch'io questa cosa qui delle coppie scoppiate tutte più o meno in contemporanea... ma sai cos'è, io ho l'impressione che questo sia un periodo in cui succede un po' come il falò di capodanno. Un periodo di passaggio dal vecchio al nuovo, di cose che cambiano aspetto e di cose da buttare via e di cose da conservare e da mettere negli scatoloni e di cose da ricostruire e da rendere nuove. E anche mi sembra che stiamo avendo la stessa sensazione un po' tutte insieme, come sempre, del resto :)
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