Genova è una città che si ricorda le date delle Grandi Nevicate come da altre parti si ricordando le feste comandate.
1986: io avevo cinque anni e costruivo pupazzi di neve a Marassi, dove abitavo nella casa con la tappezzeria con i pulcini arancioni.
Che se uno conosce Marassi lo sa quanto possa migliorare il contesto, un pupazzo di neve.
2005: primo anno da sola. Il mio lavoro era la maestra a chiamata. Aspettavo, aspettavo, aspettavo ma il telefono non squillava. Io, sepolta sotto le coperte a pensare Un altro giorno senza stipendio, quando finalmente il telefono suona: è mio fratello che dice Hey, guarda fuori! E fuori era tutto tutto tutto sepolto di neve. Così sono andata a piedi fino a Boccadasse, a fare palle di neve con la famiglia.
Che se uno conosce Boccadasse, lo sa quanto sia un posto meraviglioso, per fare a palle di neve.
Oggi: oggi mi dicono che nevica dappertutto, ma vico dolcezza e il centro storico sono un po' una delusione. In ufficio ci sono arrivata facile, anche se la strada era piena di genovesi che grugnivano.
Ma io confido nelle prossime ore, che non si fermi, non si fermi la neve. Così posso andare a fare palle di neve all'expo, con l'amica E.
Che se uno conosce l'expo, oggi pomeriggio ci trova là.
4 commenti:
E se non ci sarà più la neve qualcosa si troverà, un cappuccino e due chiacchiere :-)
Grrr-grumble-gngnngng-tsktsktsk-grrr-pfuipfui-pensiericupipensiericupi-gnrgnrgnr-grumble....
Quel che il Pastore, e la sua pancia, pensano della neve a Genova...
...due gavettoni... :-)
neervi, neh? che se c'era solo la neve uscivo, ma la neve a poppicorni più la tramontana, no. e domani magari non ce n'è più, acc.
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