IL BATTITO D'ALI DI UNA FARFALLA SUL LAGO DI COMO...
Ci si aspetterebbe dalla sottoscritta tutto un lungo racconto del campeggio piovoso sul Lago di Como a raccogliere le forze come i mirtilli.
Io, fossi in me, me lo aspetterei.
E invece decido - in netto contrasto con il nessiedna - di tenere per me il cestino della raccolta, i frutti del lago.
Si analizzino però i risultati, di questi lunghi respiri di vento lombardo, se in poche ore di lavoro e di aiuto prezioso e Imprevedibile, a cavallo del ritorno cittadino, l'ingresso scatoloso di vico dolcezza si è trasformato in un ampio spazio vitale che verrà inaugurato oggi con una torta allo yogurth sperimentale.
Se la bolletta che mi attendeva minacciosa nella cassetta della posta si è poi rivelata meno cara di una bottiglia di vino bianco.
Se il parquet è venuto pulito senza sforzo.
Se le misure, per una volta, le avevo prese giuste. E adesso ho due divani per gli ospiti. Due. Che secondo le medie abituali del sovraffollamento delle Case Immaginarie, vogliono dire come minimo sei ospiti. E come massimo, centinaia.
E una ridarella-corbezzolo davanti al cibo scorrevole del sushi bar, che mi ha fatto perdonare ai nipponici persino l'invenzione del finto rumore dello sciacquone nel bagno, per tacer dei manga.
E lo scrocchinquilino che si palesa dopodomani.
Persino una carezza al cugino dudley che azzecca la prima sottrazione con prestito della sua vita.
L'Hocus Pocus della Val d'Intelvi.
Ci si aspetterebbe dalla sottoscritta tutto un lungo racconto del campeggio piovoso sul Lago di Como a raccogliere le forze come i mirtilli.
Io, fossi in me, me lo aspetterei.
E invece decido - in netto contrasto con il nessiedna - di tenere per me il cestino della raccolta, i frutti del lago.
Si analizzino però i risultati, di questi lunghi respiri di vento lombardo, se in poche ore di lavoro e di aiuto prezioso e Imprevedibile, a cavallo del ritorno cittadino, l'ingresso scatoloso di vico dolcezza si è trasformato in un ampio spazio vitale che verrà inaugurato oggi con una torta allo yogurth sperimentale.
Se la bolletta che mi attendeva minacciosa nella cassetta della posta si è poi rivelata meno cara di una bottiglia di vino bianco.
Se il parquet è venuto pulito senza sforzo.
Se le misure, per una volta, le avevo prese giuste. E adesso ho due divani per gli ospiti. Due. Che secondo le medie abituali del sovraffollamento delle Case Immaginarie, vogliono dire come minimo sei ospiti. E come massimo, centinaia.
E una ridarella-corbezzolo davanti al cibo scorrevole del sushi bar, che mi ha fatto perdonare ai nipponici persino l'invenzione del finto rumore dello sciacquone nel bagno, per tacer dei manga.
E lo scrocchinquilino che si palesa dopodomani.
Persino una carezza al cugino dudley che azzecca la prima sottrazione con prestito della sua vita.
L'Hocus Pocus della Val d'Intelvi.
2 commenti:
a volte gli Inconsci fanno magie, mica solo casini...
inconsci tipo San Fedele, dici? :O)
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