mercoledì, agosto 01, 2007



FUORI LEGGE

Un'ottima ragione per traslocare sono i libri.
Perchè i libri, per qualche fenomeno che i fisici non notano spesso ma gli umanisti si, si duplicano come le cellule nei pigri anni trascorsi nella tua libreria.
Ovviamente, per il fenomeno fisico inverso, le librerie non si ingrandiscono mai, perlomeno mai in proporzione.
Così, noi avidi lettori proviamo a mantenere un certo ordine, e iniziamo sempre con il piede giusto. Ieri, ad esempio, ho passato un sudoso pomeriggio a cercare un ordine logico che separasse i romanzi dai saggi e i saggi dalla letteratura per l'infanzia ma ad esempio un saggio di propp dove lo metti? Ho almeno cinque risposte possibili e nessuna mi sconfinfera: finirà a reggere il tavolino che traballa.

Tutti noi avidi lettori iniziamo così, dopo i traslochi: spolveriamo lo scaffale e poi cerchiamo una logica che permetta non solo di appoggiare il libro in un suo luogo definito ma anche, addirittura, di ritrovarlo.
Spesso ci ripugna l'ordine alfabetico, ma quello d'altezza fa così tanto ossessivocompulsivo che poi ci arrendiamo all'orrido abc.
Poi ognuno ci mette del suo a complicare le cose. Io personalmente, tanto perchè le cose ordinate non mi vengono mai, confondo i nomi coi cognomi e Mark Twain lo metto sotto la M.
Ma vengo da una famiglia che tiene la Sacra Bibbia nel reparto Fantascienza, ho le mie parziali scusanti.

Per tutti, in ogni caso, passa il tempo e si accumulano i pomeriggi da Feltrinelli.
E l'avido lettore si scopre geometra degli spazi: accumula libri in verticale, in orizzontale, in seconda terza quarta fila. Monta mensole negli angoli, accumula i libri fuori misura sotto la scatola del risiko, rinuncia alle pentole e piazza volumi sul fenshui in cucina e hugo pratt in bagno.
I più fortunati hanno un garage.
I meno fortunati hanno un garage umido.

Chi si era lasciato convincere da librerie molto desaign, molto Cioè i libri fanno parte dell'arredamento, molto Tre volumi a mensola di cui uno leggermente in bilico, cede velocemente alla billy nera e vende le mensole trendi su ibei a milanesi tristi che leggono Cohelo.

I molto artisti, invece, impilano libri per terra e sulla cima della torre sbilenca appoggiano il telefono.
I disordinati, più semplicemente, impilano libri e sulla cima dimenticano un bicchiere o il portacenere.
La caduta del bicchiere con il fondo di caffè raggrumato dal tempo coincide solitamente con un nuovo trasloco all'orizzonte.

L'avido lettore sceglie a questo punto una casa più grande, investe in librerie, in mobili d'angolo, in comodini capienti e primi tre mesi - o tre anni, dipende dall'avidità e dall'istinto accumulatore - sopravvive in una seppur precaria catalogazione dewey.
Poi, di nuovo, il processo osmotico dei libri ha la meglio.

Questa è la premessa per la gente normale, a suo agio nel cosmo.
Io, invece, nel mio trasloco da via glutei sodi a vico dolcezza ho quadruplicato lo spazio per i libri. Sono passata da due librerie a otto. E da sabato a oggi non ho comprato un singolo piccolo minuscolo libro nuovo. Neanche uno.
Ma, sebbene le scatole di mia moglie immaginaria siano ancora chiuse e io debba ancora aprirne quattro, più quella della Tesi, mi è rimasto libero soltanto uno scaffale e mezzo della libreria più piccola.
A quattro giorni dal trasloco.

Io ve lo giuro che non lo so come faccio, ad annullare tutte le leggi della fisica. In particolare quelle che neppure esistono.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

:O)

Anonimo ha detto...

nessie, non essendo mark twain un nome né un cognome, ma uno pseudonimo legato alle profondità di sicurezza dei canali (by the mark, twain), puoi scegliere se metterlo sotto la "m", la "t" o la "p" di preudonimo. oppure, come me, che i miei libri sono messi tutti sotto la "l" di libro, senza sottocategorie.
:-)

Anonimo ha detto...

Quelli che ho amato a portata di mano.
Quelli che ho amato meno sempre meno a portata di mano, fino alla famosa mensola delle schifezze che ospita il mitico "I milanesi ammazzano al sabato".

Ma quando non bastano più le librerie, ripiegare sulle mensole? In Vico dell'olio finchè c'è muro c'è speranza :-)

Anonimo ha detto...

Posseggo in totale 6 libri: 2 su una mensola, uno su uno sgabello, uno sulla scrivania, uno per terra tra le scarpe e uno non so più dov'è, forse in bagno...
Bene direi.
Giuli

lanessie ha detto...

@ G. In effetti...ma con la stessa logica potrebbero finire tutti sulla A di autore, la G di Già letti, la N di Non letti, la M di Mi ha fatto schifo, abbandonerò questo libro in autogrill.
Ci penserò...

lanessie ha detto...

@ Giuly: eh, perchè tu sei un'avida lettrice da biblioteca. E lo dico con un pizzico d'invidia.