Un piccolo inizio
C’era una volta una cosa bianca, e nient’altro. Era perfettamente rotonda e dura. Ed era anche molto grande, un po’ più lunga che larga. Diciamo lunga circa dieci o dodici metri. Era un uovo.
Da dentro l’uovo qualcosa bussò sulla parete dura. Come quando qualcuno bussa a una porta. Nessuno disse: Avanti! o meglio Uscite pure! Nessuno aprì.
Era una piccola donna.
Ebbe bisogno di tutta la sua piccola forza per fare un buco nell’uovo. La piccola donna si arrampicò fuori, stando molto attenta a non rovinarsi la gonna nuova proprio il primo
giorno. Dietro di lei seguì un piccolo uomo e dietro il piccolo uomo una piccola casa molto ben arredata, un giardinetto con roselline e cavoletti di Bruxelles, un galletto, una gallinella, un cagnolino che abbaiava molto poco, una piccola moto piuttosto rumorosa. Poi vennero un boschetto, un venticello e un piccolo lago con una barchetta, un bambinetto e un panino un po’ morsicato.
E poi ancora e ancora tutto il resto del mondo.
giorno. Dietro di lei seguì un piccolo uomo e dietro il piccolo uomo una piccola casa molto ben arredata, un giardinetto con roselline e cavoletti di Bruxelles, un galletto, una gallinella, un cagnolino che abbaiava molto poco, una piccola moto piuttosto rumorosa. Poi vennero un boschetto, un venticello e un piccolo lago con una barchetta, un bambinetto e un panino un po’ morsicato.
E poi ancora e ancora tutto il resto del mondo.
(Storie della creazione
di Jürg Schubiger, Franz Hohler)
2 commenti:
è uno dei miei racconti preferiti preferitissimi :-)))
:-)
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