OTTO VON BISMARCK E IL PESCE PERSICO
Ci siamo cascati tutti, ieri, a parlare di politica.
Che paese di merda e tutta quella serie di cose.
Io mi sono pronunciata a favore di un governo tecnico.
Più volte, l'ho ripetuto: che ci mettano qualcuno della Banca d'Italia come al solito. Meglio delle elezioni, in questo momento.
Ho difeso a spada tratta l'idea di un governo tecnico, tra un pesce persico e uno yogurth.
Poi, prima di dormire ci ho ripensato su.
Mi sono data alla realpolitik, mi sono detta.
Sant'iddio, sto invecchiando.
Aiuto!
6 commenti:
Non vedo il telegiornale da giorni, sputazzo anche i giornali.
Questo non fa di me un verginello, nè mi rende pulito, ma almeno non puzzo di merda, ora come ora il mio equilibrio mentale non lo permette!!
Facessero il cazzo che pare a loro. Ormai ho perso tutto l'interesse per questa cosa che chiamano politica, e politica non è.
Non smetterò di votare, ma smetto di interessarmi, di volta in volta voterò il partito che saprà farmi accendere un minimo interesse sul loro programma. E sono certo che non mi capiterà mai di votare PD...
Guarda che a fare così ti cascano le tette...è un attimo! :-)
Io che sono giovane mi sono data al teatro. Ma ieri notte guardavo il chimico e gli dicevo "Amore, sono ansiata per qualcosa, ma non mi viene in mente che cosa"...
PASTORE, è pronto l'adesivo????
no. Langue.
Io odio gli adesivi che languono. Appena smette ve lo mando!!
:-D
Mio dio, ho scoperto che l'idea di un Governo Tecnico con a capo il presidente della Banca d'Italia è la linea dell'UDC.
Credo che tenterò il suicidio.
Se mi cascano anche le tette, non credo che mi restino molte buone ragioni per vivere.
...ripensandoci, l'adesivo del Pastore è una buona ragione.
:O)
Governo tecnico?! e poi sarei io il miope :D
Guarda per una volta sono d'accordo con Kossiga:
“Sembra che Mario Draghi, già socio della Goldman & Sachs, nota grande banca d’affari americana, oggi governatore della Banca d’Italia sia il vero candidato alla presidenza del Consiglio dei ministri di un governo istituzionale”, si legge nella nota diffusa dal portavoce del presidente emerito Francesco Cossiga. “E così avrà modo di svendere, come ha già fatto quando era direttore generale del Tesoro, quel che resta dell’industria pubblica a qualche cliente della sua antica banca d’affari”
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