giovedì, giugno 14, 2007




WEBER, IMPICCATI!



Io, oggi, sto cercando di farmi dare il sussidio di disoccupazione dall'INPS.

Io, e altri duecentomilioni di persone.

Nella stessa fila.




4 commenti:

Anonimo ha detto...

Uffi, Nessi, non essere così mediaaaaaa-à!
La burocrazia ha una sua ragione di essere che non è
far impazzire la gente ma è assicurare quel minimo di
equità. E, se vuoi dei soldi, come minimo mi sembra
giusto che tu porti dei documenti che assicurino che
di questi soldi hai diritto.
Magari, invece di avere tutte queste resistenze, che
sono resistenze culturali, potresti tenerti i
documenti a posto volta per volta. Ti incazzi meno e
hai tempo di farti un'idea della logica che a queste
cose sta dietro

lanessie ha detto...

L'inps sa già quanto ho lavorato e con chi e quanto ho guadagnato. E queste cose le sa perchè sono in un database. A cui, con una semplice leggiucola, potrebbe accedere anche il centro per l'impiego, ad esempio, o il caf. Potrei fare una domanda on line, con conseguente liberalizzazione dei miei dati. Ed evitare così un'intera mattinata passata in coda invece che spesa a trovare dei modi alternativa all'assegno di disoccupazione per sopravvivere.

La burocrazia non è inevitabile, e soprattutto non è inevitabile nel modo in cui è portata avanti.
Al di là di ogni tuo amore per timbri e decreti:O)

Anonimo ha detto...

Non fare confusione.
L'inps ha il tuo estratto contributivo, che vuol dire
che sa chi ti ha versato i contributi e quanti. E può
entrare, sì, nel database del centro per l'impiego,
per vedere chi ha comunicato l'assunzione.
Ma ci può essere quello che ha fatto il furbo, quello
che non ti ha pagato i contributi, quello che ha
comunicato un contratto farlocco.
Quindi loro hanno bisogno di vederlo proprio il
contratto, così sanno se darti o meno i soldini che
dolorosamente, tutti noi abbiamo messo via.
E questo perchè i datori di lavoro, già possono fare
tutto on line...ma, prima o poi qualcuno dovrà portare
un foglio da qualche parte, no?
Piuttosto ricordati che se hai un'entrata,
quest'estate, anche solo una collaborazione
occasionale, all'inps lo devi dire...credo che basti
un fax :-)

Questo per fugarti i dubbi.
Ma anche per dirti che, a volte, ci sono cose grosse e
lente che ci fanno paura e alora diciamo che sono
stupide e dannose, ma a volte è solo perchè non ci
proviamo a capirle.
Così per tanti è la politica. E a noi quei tanti ci
fanno schifo.
Ma non mi piace che tu lo faccia con la burocrazia. Mi
sembra che ti svilisci. Mi sembra che tu puoi vedere
sul serio quello che funziona e quello che fa schifo.
E allora perchè dici 'fa tutto schifo'?
Ecco, ti voglio con le critiche approfondite e belle
come al solito

lanessie ha detto...

amicaE, vedi, la cosa si complica un pochino quando nell'anno scolastico 2005/2006 la sottoscritta ha ricevuto 75 contratti per 150 giorni lavorativi. E quasi altrettanti CUD. E si complica ancora di più quando l'ufficio che dovrebbe fare il difficile calcolo, è lo stesso dove si calcola il 730 e l'ICI. Allora, la questione non è se la burocrazia è buona o cattiva, in modo molto populista, ma la questione è: se il mondo del lavoro si precarizza, com'è che il contorno rimane immutato, come se fossimo ancora al posto fisso? Io non ho una mattina libera, un permesso per andare al CAF. E menchemeno ho modo di calcolarmi da sola tutte quelle cose dei CUD, se i CUD sono 54.
ma perchè mai l'ufficio e il personale deve occuparsi contemporaneamente del mio lavoro precario e dell'ICI? Non ha senso.
Se quello che l'INPS deve fare è controllare che i miei datori di lavoro siano stati corretti - com'è loro e mio diritto - non potrebbero stamparmi quello che a loro risulta e chiedermi di controfirmare? Sarebbe molto più semplice.
Ci sono persone, dopo Weber, che hanno studiato i modi per umanizzare la burocrazia. Niente di populista, per carità, un adeguamento ai tempi.
Io non lo vedo, questo adeguamento, ma vedo mamme con i bambini in coda per quattro ore. Visto che non esiste una singola ragione perchè le cose debbano essere per forza così - e la burocrazia dei paesi scandinavi ne è la dimostrazione - se non la classica radicalizzazione alla consuetudine dell'italietta, io mi ci incazzo.