martedì, giugno 05, 2007


IBERNANDO SOTTO LA PIOGGIA

Bloccata dal diluvio universale e da un fiume d'acqua rosso mattone che cresceva inquietante ai miei piedi trascinando con sè sacchetti di spazzatura, pensionate e ombrelli rotti.
Rintanata sotto al tenda della farmacia dei tossici, abbandonata a metà strada da un autista di autobus reso folle dal cambiamento climatico.
Con la suola delle scarpe estive che si trasformava rapidamente nella bocca spalancata di un caimano della Louisiana.
Con il sacchetto di carta pieno di oggetti di carta fasciati in fogli di carta coperti dal Manifesto.
Rabbrividendo al freddo clima di giugno.
Con le folate di vento che alzavano la gonna, stile marylin monroe in mezzo all'uragano kathrina.
Consolandomi di frasi fatte con le vicine di ombrello.
Raccogliendo i chicchi di grandine per sentirne il peso, come nei film sui grandi disastri ambientali.
Attraverso il muro d'acqua che nascondeva la vista a mezzo metro.
...aspettavo rassegnata l'assalto dei vietcong.

2 commenti:

lastreganocciola ha detto...

e poi è arrivato lo zio Ho? che io sto facendo tutto il possibile, neh?

lanessie ha detto...

Più che lo zio Ho, è arrivato lo zio chen, venditore di ombrelli :O)