Tornata stanotte dal meeting antirazzista di Cecina.
Ho trentacinque mail di lavoro a cui rispondere, e scrivo il blog, che tanto i corridoi sono deserti e afosi, io sto sudando sette camicie e un vestito color cartazzucchero, e ricominciare a lavorare non è mai cosa semplice.
Mentre ero via sono successe delle cose bellissime.
Intanto ho ricevuto una mail piena di cose carine da un amico lontano, e devo soltanto trovare il tempo per rispondere.
Ma soprattutto.
Indovinate un po'.
Rullo di tamburi.
Trombe e fanfare.
Trepidazione.
Le pulci sono morte.
Kaputt.
Distrutte.
Arrese.
Sterminate.
Come sempre, uno fa un mese di battaglia, e poi al momento della vittoria non c'è.
Assenza giustificata al 24 di aprile.
Che fossero morte, me l'ha detto Quell'uomo, che è entrato nella casa numero 14 insieme a Colui che tutto può con il suo spruzzino velenoso, e ha certificato la morte definitiva delle bestie.
Il coroner delle Piaghe d'Egitto.
Colui che tutto può con il suo spruzzino velenoso, mi ha mandato a dire di non pulire il pavimento, non ancora, che metti che ne risorge una, una sola, subito affoga nel ddt di ultima generazione.
Ma io non ho nessuna intenzione di pulire.
Io adesso faccio su scatole e scatole e me ne vado.
Il Polpo Paul, l'oroscopo di Breznev su Internazionale, i saldi dell'Ikea e altri inequivocabili e scientifici segnali mi dicono che è decisamente il momento del gran salto.
Casa numero 15: La Convivenza.
Tornare da Cecina, ieri, e sentirsi a casa, non ha prezzo.
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