I concerti estivi sono una cosa bellissima perchè li puoi sentire anche senza pagare il biglietto.
Ieri, noi coppia immersa nella crisi economica e con una previsione di spesa all'ikea, ci siamo piazzati fuori dai cancelli dell'Arena del mare a sentire Diana Krall.
Era noiosa, un po'.
Brava, eh, e bravini i musicini, però un po' noiosa.
Per fortuna che andare a vedere i concerti ai tempi della crisi vuol dire anche arrivare in ritardo e potersene andare prima dei bis.
C'era un bel po' di gente, che si ascoltava Diana Krall fuori dai cancelli, ieri.
A me è una scena che mi è piaciuta tanto.
Perchè l'arena del mare non è che ci passi davanti per caso, senti la musica pensi Oh, è Diana Krall, mi fermo un po' ad ascoltare.
All'Arena del mare ci devi andare proprio apposta.
E simbolicamente era una scena bellissima, perchè gli organizzatori hanno tirato su una fila di container che sembra la zona rossa, e le transenne in fondo, e poi delle altre transenne più avanti, così che proprio nessuno potesse scavalcare e rubare trenta euro di bigletto.
Ma tanto si sentiva lo stesso.
Era una scena bellissima, perchè mi sembrava proprio il concetto del pubblico che vince sul privato.
Che puoi tirare su le transenne e pagare quelli con la maglietta con scritto Staff per essere proprio sicuro che io non entrerò senza biglietto, ma noi, seduti lì fuori, la musica la sentivamo nè più nè meno di quelli dentro.
E con un sacco di libertà in più. Le chiacchiere, lo svacco, i commenti ad alta voce.
Così mi sono divertita molto.
Che se invece avessi pagato trenta euro, che li pagherò per Bollani, perchè abbiamo estratto un concerto dell'estate che ci paghiamo e ha vinto Stefano Bollani, ma se avessi pagato trenta euro per Diana Krall adesso avrei scritto tutto un post dicendo Brava eh, ma troppo jazz, troppo free.
E invece così posso meravigliosamente dirvi Diana Krall? Un po' noiosa, ma così divertente...!
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