lunedì, giugno 07, 2010



La misteriosa sparizione dei topi dai vicoli è una cosa bellissima.
E' la notizia più bella dell'anno.
Io giro, torno a casa, passo anche dai vicoli stretti, dai caruggi un metro e mezzo, e non ne vedo più.
Immagino che ci siano, da qualche parte.
Nel ghetto scommetto che ce n'è.
Però la diminuzione è sensibile.
E bellissima.
Quando sono andata a vivere nella casa numero quattordici, il comitato topi d'accoglienza era schierato, festoni, fanfare e code lunghe.
Ho anche pensato, ve l'avevo detto, di comprare una pistola ad ultrasuoni da tenere in borsa per tornare a casa.
Immaginavo l'estate, con i sandali e i piedi scoperti e ignudi, e mi vedevo terrorizzata e saltellante.
Con tutto che l'estate non è arrivata, e oggi ho le scarpe chiuse, come del resto ieri.
Ma soprattutto i topi sono spariti.

In compenso, però, c'è un compenso.
La casa numero quattordici è al primo piano.
Sotto di me, d'angolo, c'è la Stanza dei bidoni.
Che è come la stanza del buco, con la stessa luce azzurra, ma invece che i tossici ci si rifugiano dentro i bidoni della spazzatura, quelli della carta, quelli della plastica e del vetro.

Finchè la finestra della camera dela casa numero quattordici è rimasta chiusa, non mi sono accorta di quanto la Stanza dei Bidoni fosse oggetto di attenzione maniacale da parte degli spazzini.
E' lo struscio degli spazzini, quella stanza lì.
Solo ieri sono passati a pranzo con la macchina pulisci vicolo, a mezzanotte e mezza con i bocchettoni d'acqua, alle sei del mattino con il furgoncino della spazzatura. E qualche genio del male ha buttato via i vetri alle tre.
A ogni passaggio, di questo after-hour della pulizia, mi sono svegliata, ho svegliato Quell'Uomo borbottando e cacciando la testa sotto il cuscino, sono riemersa per il caldo, mi sono riaddormentata.

Quindi, riassunto.
La misteriosa sparizione dei topi.
Non può non essere collegata alla crescita esponenziale degli spazzini e delle loro meravigliose attrezzature.
E di questo, se è una scelta dell'amministrazione, se la sindaco ha deciso di investire nella pulizia dei vicoli, io non gliene sarò mai abbastanza grata.
Però sto perdendo in ore di sonno quello che ho guadagnato in rilassatezza da topo.
In sintesi, sono comunque felice, ma di quella felicità assonnata e un po' rincoglionita da abitante del primo piano.

5 commenti:

lastreganocciola ha detto...

come al treno, allo sgavazzare dei netturbinii ci si abitua, a quello dei topi mica tanto.

Anonimo ha detto...

Com'è che dite voi altri? "Sciuscia' e surbi' nun se po'"... o no?

;-)

e. ha detto...

"Che è come la stanza del buco, con la stessa luce azzurra, ma invece che i tossici ci si rifugiano dentro i bidoni della spazzatura, quelli della carta, quelli della plastica e del vetro."

Da noi i tossici se lo sono arredato. Ma non scherzo quando dico arredato... :-)

lanessie ha detto...

@e: davvero?? minchiazza, passo a vederlo :-D

elena ha detto...

semplice: i topi si sono trasformati in netturbini. tipo tartarughe ninja.
l'altra notte credevo si stessero accoltellando sotto casa, sono scesa a chiudere la finestra ed erano spazzini (alle due???) che pulivano dal mio portone e schiamazzavano festanti...
e poi al mattino presto ci sono i gabbiani che aggrediscono, uccidono e divorano i piccioni...