Non sarà certo una rinuncia da guadagnarci il Paradiso, ma volevo mettere agli atti che, pur di trovare un momento per scrivere il blog, non sto lavando i piatti.
Neanche oggi.
Quelli in fondo alla pila sono lì da sabato.
Ma per fortuna sono pochi. Finchè non esondano dal lavello è solo un allarme giallo.
Stamattina, alle 6.30, è arrivata nella casa numero 14 la prima zanzara della stagione.
Io, che non sento mai niente quando dormo, che possono anche ballarmi sulla faccia fred astair e ginger roger senza che io mi svegli, le punture di zanzara, ne basta una che non dormo più.
Così mi sono passata la mattina presto accoccolata con il gatto signor siberia che, come me, un po' sonnecchiava e un po' si svegliava e mi guardava sbuffare per il prurito.
Poi mi sono alzata e sono riuscita comunque ad arrivare in ufficio in ritardo, che sono passata a portare la colazione e il manifesto a 40 centesimi a quell'uomo lì, che entrava all'una, beato lui.
Poi, finita la mia solita collana di riunioni, mi sono cucinata un hamburger bio mentre sfogliavo il catalogo dei premi della coop.
Avrei bisogno di 2000 punti in più per il ricarica batterie solare.
E 6000 punti in più per il silchepil nuovo.
Però mi bastano i punti per fare le donazioni in beneficenza.
Com'è questa cosa che, meno soldi uno ha da spendere, più sceglie di dare i suoi punti in beneficenza?
Dovrebbe essere il contrario.
Tu che spendi 400 euro all'anno ti regaliamo il ricarica batterie solare, che sicuro non te lo potrai comprare mai.
Tu che invece ne spendi 10.000, cosa te ne fai del silchepil? Ne avrai già almeno 4. Facciamo che i tuoi punti li diamo a Medici Senza Frontiere.
Mica dico i premi dell'esselunga, che non danno la maternità alle lavoratrici, figurarsi il silchepil ai consumatori a basso reddito.
Ma alla coop.
No?
Scommetto la testa di Bondi che ci stanno.
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