venerdì, gennaio 08, 2010



Ho passato ventotto anni a pensare che la mia testa sapeva tutto e che la mia pancia non capiva un cazzo.
A lavorare incessantemente sulla pancia per farla aderire al mio raziocinio.
A sentirmi in colpa le rare volte in cui seguivo l'ombelico, lontano dalle cose che sarebbe stato meglio fare, per me, per gli altri.

Intorno a fine novembre la pissipissibaucologa mi ha detto che il compito di quest'anno era far fondere la razionalità con le emozioni.
Il conscio e l'incoscio.
La pancia e la testa.
E io subito a forzarmi, a chiedermi perchè questa pancia dannata non ne volesse sapere di mettersi in pace, di fondersi con i precisi segnali della testa. Perchè questa pancia non leggesse i bigliettini che la testa scriveva con precisione e spediva con ricevuta di ritorno.

Adesso ho pensato che posso fare una rivoluzione.
Un po' come passare da Marx a Freud.
Sto provando ad invertire la rotta.
Lascio che la testa riceva i messaggi della pancia e ci rimugini su.

I biglietti che partivano dall'alto in direzione piedi erano tutti piegati in quattro, con l'orlo ricamato, le cifre, la bustina con mittente e destinatario.
I biglietti che risalgono come salmoni sembrano i pizzini di Provenzano. Hanno le ditate di unto, le cancellature, le sbavature del pennino, i ripensamenti e anche gli errori di grammatica.
La testa, quando li riceve, fa la faccia di una vecchia maestra di paese che passa davanti alla vetrina del negozio del macellaio e legge Oggi tripa.
Però poi si mette lì, li legge, li rilegge e li corregge con la matita rossa e la matita blu. E poi li rispedisce indietro.

Paradossalmente, così funziona.
Dev'essere una questione maieutica, dev'essere che da piccola leggevo Io speriamo che me la cavo a casa dei nonni, insieme alla selezione del Reader digest.
Sarà che rimango una maestra, anche se da lontano.
Correggere gli errori della mia pancia mi viene più facile che far scrivere un romanzo alla mia testa.
Ed è molto, molto più affascinante.

1 commento:

e. ha detto...

Beh, a volte la pancia sbaglia...A volte, invece è avanguardia :-D