IO NON SONO RAZZISTA PERO'...
C'è stato un giorno in cui mi sono accorta che la sinistra era razzista.
Era un seggio elettorale vuoto, di quei corridoi senza storia che sono le scuole durante i referendum.
Forse era il referendum costituzionale, quello in cui abbiamo vinto.
Tre scrutinatrici, tutte donne, tutte di sinistra. Io e il Presidente E. lo scopriamo entro il sabato pomeriggio se dovremo passare i successivi due giorni con dei fascisti.
Per ora non ci è mai successo.
Stronzi tanti, ma di sinistra.
Era un seggio elettorale vuoto, di quei corridoi senza storia che sono le scuole durante i referendum.
Forse era il referendum costituzionale, quello in cui abbiamo vinto.
Tre scrutinatrici, tutte donne, tutte di sinistra. Io e il Presidente E. lo scopriamo entro il sabato pomeriggio se dovremo passare i successivi due giorni con dei fascisti.
Per ora non ci è mai successo.
Stronzi tanti, ma di sinistra.
In quella scuola dai corridoi vuoti avevamo una scrutinatrice cinquantenne.
Vestita da professoressa, anche se credo lavorasse all'enel. O alle poste. Qualcosa così.
Preoccupatissima, veramente preoccupatissima per l'eventuale ritorno di berlusconi.
Un'elettrice del PD prima del PD. PD ante literram.
Era quando al governo c'eravamo noi. Vi ricordate?
Il 30% dei votanti, un sacco di tempo per parlare.
Ed è così che, verso sera, la professoressa delle poste dice: “Io non sono razzista, eh, ma gli zingari li odio”.
Con naturalezza. Come se fosse normale.
Io e il Presidente E. con i capelli dritti, i respiri profondi per non saltarle alla gola subito e finire sulle prime pagine dei giornali “Presidente e segretaria azzannano alla giugulare scrutinatrice imbecille”.
Così le parliamo.
Il Presidente E. più calma, io più incazzata. Al solito.
E le diciamo Ma perchè? Cosa ti hanno fatto?
Mi hanno rubato la borsa. Tre volte. Per questo li odio. Non li posso vedere. Li vorrei vedere sbattere tutti fuori. Io non sono razzista, eh. Ma loro sono fatti così. Rubano e non si lavano. Li odio.
Ed è così che, verso sera, la professoressa delle poste dice: “Io non sono razzista, eh, ma gli zingari li odio”.
Con naturalezza. Come se fosse normale.
Io e il Presidente E. con i capelli dritti, i respiri profondi per non saltarle alla gola subito e finire sulle prime pagine dei giornali “Presidente e segretaria azzannano alla giugulare scrutinatrice imbecille”.
Così le parliamo.
Il Presidente E. più calma, io più incazzata. Al solito.
E le diciamo Ma perchè? Cosa ti hanno fatto?
Mi hanno rubato la borsa. Tre volte. Per questo li odio. Non li posso vedere. Li vorrei vedere sbattere tutti fuori. Io non sono razzista, eh. Ma loro sono fatti così. Rubano e non si lavano. Li odio.
Mi ricordo tutta una litigata in cui le dicevo Hanno fatto così anche con gli ebrei!
Non ti permettere, sai?!? Mi stai dando della nazista?
Si, lo sto facendo!
Non ti permettere!
Ma come puoi pensare che un portafoglio valga di più del rispetto verso un popolo?!
Lo dici perché non l'hanno rubato a te!
Non ti permettere, sai?!? Mi stai dando della nazista?
Si, lo sto facendo!
Non ti permettere!
Ma come puoi pensare che un portafoglio valga di più del rispetto verso un popolo?!
Lo dici perché non l'hanno rubato a te!
E via così...
Poi abbiamo scrutinato.
I conti tornavano.
E non ne abbiamo parlato più.
Perchè non c'era niente da dire. Perchè non c'era modo di farla ragionare.
Io non sono razzista però.
I conti tornavano.
E non ne abbiamo parlato più.
Perchè non c'era niente da dire. Perchè non c'era modo di farla ragionare.
Io non sono razzista però.
E adesso i pogrom. Finchè non ci scapperà il morto.
Pogrom in difesa del portafoglio, dell'argenteria nella villetta.
Pogrom in difesa del portafoglio, dell'argenteria nella villetta.
Io vorrei un Re di Svezia, in Italia.
Che il giorno in cui i nazisti hanno provato ad applicare le leggi razziali anche nel suo paese è uscito di casa con la stella gialla cucita al cappotto.
E il giorno dopo tutti gli svedesi avevano una stella gialla cucita al cappotto.
La Svezia è l'unico paese dove le leggi razziali non hanno funzionato.
Che il giorno in cui i nazisti hanno provato ad applicare le leggi razziali anche nel suo paese è uscito di casa con la stella gialla cucita al cappotto.
E il giorno dopo tutti gli svedesi avevano una stella gialla cucita al cappotto.
La Svezia è l'unico paese dove le leggi razziali non hanno funzionato.
Vorrei un Re di Svezia.
O un milione di liste di Schindler.
O un milione di liste di Schindler.
60 milioni di Irena Sendler.
Non vorrei dover vedere passare nessun treno piombato, anche se fossero autobus, aerei dell'alitalia, camionette della polizia. Neanche se invece di uno sterminio fosse un rimpatrio.
Rimpatrio dove? E con quale diritto?
Vorrei un Re di Svezia col cappotto.
Vorrei che evitassimo di stare zitti finchè non ci scappa il morto.
Non vorrei dover vedere passare nessun treno piombato, anche se fossero autobus, aerei dell'alitalia, camionette della polizia. Neanche se invece di uno sterminio fosse un rimpatrio.
Rimpatrio dove? E con quale diritto?
Vorrei un Re di Svezia col cappotto.
Vorrei che evitassimo di stare zitti finchè non ci scappa il morto.
11 commenti:
Era il referendum sui buoni-scuola...Ops...No.
Non era quello sicuro.
Oh...mi sono sbagliata, a quello non c'eri :-))))))))))))))
Anonima delatric(E.)
stronzaaaaaaa :O)))
ho letto tutti i blog della comune-ty. avete ragione, cazzo.
Ma soprattutto Brrrrrr...
Ehmmm non vorrei fare il guastafeste ma è un po improbabile che i nazisti volessero applicare le leggi razziali in Svezia visto che la Svezia è rimasta neutrale ed indipendente durante la seconda guerra mondiale.
Insomma i nazisti li hanno solo visti in cartolina.
L'ultima guerra è stata la campagna contro la Norvegia nel 1814 che stabilì una unione dei due paesi dominata dalla Svezia. L'unione venne dissolta pacificamente nel 1905. La Svezia rimase neutrale durante la Prima e la Seconda guerra mondiale (anche durante la Guerra d'inverno), nonostante l'invio di materiali non utilizzabili per fini bellici e la partecipazione, a fianco dei finlandesi, di alcuni volontari svedesi.
Insomma se proprio vogliamo dirla tutta "tifavano" piu per i finlandesi (contro l'URSS anche se bisogna ricordare che i Sovietici invasero la Finlandia e non viceversa)che per gli alleati.
Quindi il Re poteva anche mettersi la papalina e pregare in ebraico che nessuno lo avrebbe toccato.
SUB
Anzi per dirla tutta era pure filo nazista
Leggi nel link...
Ehi...per accedere al link clicca sul nome SUB (lo dico per me che lo cercavo!).
ciao
SUB
Ehm...
http://it.wikipedia.org/wiki/Pacifismo
Paragrafo: Strategie e lotte pacifiste
Punto 4.
Ehm...
Danimarca, Nessi, DA-NI-MAR-CA.
Ma sei sicura che in vacanza vai in Norvegia? :-))))
(però per il resto è tutto vero, eh)
Vedi, Subcomandante, che sei indispensabile nella Comune? :-)
Naturalmente il commento di cui sopra veniva da Vic'Olio :-)
Ambè la Danimarca...alora tutto torna.
La Danimarca è stata invasa dai tedeschi (non so perchè ma i tedeschi non sopportavano molto i danesi....i cittadini non i cani :-) ) e quindi il Re (l'unico che non è scappato? Un grande....mica come il nostro)è stato un eroe davvero.
Amica E., la Nessi va in S-V-E-Z-I-A ( o la prendevi per "o culo?")
Carissime, mi sa che quando a scuola spiegavano geografia eravate assenti :-P
...sub, non guardare la Svezia, ma la luna ;O)
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