mercoledì, dicembre 27, 2006
PICCOLI BAMBINI, PICCOLE RIVOLUZIONI
Ecco, io è un po' che voglio partecipare a questa cosa dei ricordi dell'infanzia e mai ci riesco. Adesso che sono convalescente però ce la faccio e vi racconto qualcosa.
Io da bambina sempre che giocavo di più coi maschi. Mi divertivo un sacco di più. Una volta me lo ricordo che io e i maschi nel salone dell'elementare G.B.Perasso eravamo tutti sdraiati e uno alla volta ci camminavamo sulla pancia con le scarpe e tutto per testare la resistenza. fino a quando non è intervenuta la MMM - Meravigliosa Maestra Miranda - chiedendoci se eravamo scemi. Ma secondo me l'abbiamo anche rifatto. Di nascosto, nel cortile dietro, quello dove le suore malvagie ci bucavano il nostro pallone della scuola pubblica. Lo stesso cortile dove ci arrampicavamo sugli alberi, giocavamo a calcio - io in porta, sempre - smerciavamo figurine contro gli appiccichini delle LAGear che commerciava il papà di Silvio e a volte giocavamo ai cartoni animati che io non avevo mai visto ma facevo finta di sapere tutto.
Poi, sempre coi maschi abbiamo fatto una cosa fantastica. Abbiamo fatto la Rivoluzione del Geco.
Succede che un giorno la maestra di Lingua fa un incidente terribile con la macchina. Che noi tutti ci siamo impressionati tantissimo perchè ci hanno raccontato che la sua macchina stava prendendo fuoco e lei era incastrata con la gamba e poi ne è venuta fuori e poi la macchina ha preso fuoco. La nostra maestra Van Damme. Al posto suo ci mandano una supplente che si chiamava Santina. Santina! A noi che eravamo l'unica elementare dove religione cattolica non si faceva. Non era in programma. P'cato. Punto.
E io questa Santina me la ricordo veeeechia: avrà avuto 35 anni!
Allora contro l'Orrida Santina abbiamo organizzato la Rivoluzione del Geco.
Come leaders, mi ricordo io, Silvio, Giulio e Andrea. Però forse c'era anche qualche femmina. Forse Alice e forse Livia, la bambina del PCI che cantava sempre "Felicità è mangiare Bettino dentro a un panino è la felicità".
Succede comunque che un giorno a ricreazione il Bidello Ilario ci dice che è entrato un Geco nella scuola. E che se lo vediamo di dirglielo che così lui lo uccide.
Erano gli anni '80. Negli anni '80 tutti i bambini erano animalisti. Spesso i bambini sono animalisti ancora adesso. Ma negli anni '80 era tutto un wwf, figurine degli animali, tessere della Lipu e No alla vivisezione.
Così noi ci riuniamo. E il nostro soviet decide che non rientreremo in classe: salveremo il povero Geco!
Piano d'azione: corriamo per tutta la scuola urlando NON CONSEGNATE IL GECO AL BIDELLO!!! e poi ci nascondiamo all'ultimo piano in un'aula del sottotetto a fare i piani per come uscire a cercare il geco e poi lasciarlo libero senza che l'Orrida Santina ci catturi e ci faccia studiare Saba.
Io non so quanto siamo rimasti lì. Io mi ricordo tantissimo, mi ricordo che faceva caldo e che ad un certo punto non sapevamo mica più come uscire da quella situazione di merda in cui ci eravamo cacciati.
Giù nel frattempo - adesso che faccio la maestra anch'io - presumo che l'Orrida Santina fosse nel panico, che gli era sparita mezza classe e non sapeva dove.
Insomma, non mi ricordo come ne siamo usciti.
Ci avrà trovato qualcuno, o saremo scesi noi dandoci una scusa ed entrando trionfanti in classe. Non so. Non mi ricordo nemmeno se qualcuno si è arrabbiato. Presumo di si.
E il Geco? ...oddio, il Geco!
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1 commento:
Bellissima questa cosa! Io ho il dubbio atroce che il 90% dei miei ricordi di infanzia sia indotto, perchè se non ricordo cosa mangio a colazione, come faccio a ricordarmi addirittura dell'asilo? Dell'uscire dall'aula strisciando? Della colonna altissima di lego? E della prigione della strega?!
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