Sono in un albergo svizzero, fuori diluvia e io ho una tastiera con le lettere spostate.
Qwertzu.
Fuori diluvia, fa freddo e abbiamo completamente sbagliato la valigia.
Non che io avessi molte chances, che fuori dagli scatoloni avevo soltanto canottiere e un golfino di cotone di saldo.
E' la settimana della ripresa dalle dodici fatiche di ercole, di un anno fatiocoso, tre traslochi, tre case, una convivenza i muri da dipingere eccetra eccetra che ne ho già parlato abbastana.
Sono in un albergo con una tastiera qwertzu ma anche un massaggio per la riattivazione linfatica da prenotare nel pomeriggio. Quindi la valutazione non puo' che essere positiva.
Sto dormendo tantissimo.
Tipo 12 ore al giorno.
Faccio la vita del neonato: oltre ai bisogni primari gioco soltanto a canasta dopoil caffè del dopo cena.
Mi sento come quelle che le mandavano nei sanatori di lusso dopo le operazioni difficili, o dopo la tisi o il vaiolo o la scarlattina da adulte.
La mia vacanza di coppia sembra che non ce la faremo, a farla.
Istambul sfuma nuovamente all'orizzonte. Non ci sono i soldi e soprattutto non c'è il tempo, che tra noi e il ritorno definitivo al lavoro c'è ancora l'ikea, il montaggio dell'ikea, gli zoccoli neri, le porte smaltate, la finestra della camera da riparare, il mobile della stanza, le scatole da portare e da svuotare.
Io che nella coppia gioco a fare l'irrazionale, e mi riesce benissimo, dico Figurarsi se Istambul non ci sta.
Lui che gioca a fare il razionale, e questo ci salva la vita, dice Secondo me sei un po' scema.
E' vero che, oltretutto, c'è da pensare alla riapertura del Circolo Luogo dell'Anima, che ha un sacco di buone speranze all'orizzonte, come il riscaldamento, la cucina, i frighi nuovi, gli aperitivi, la musica al piano di sopra.
E non è che le cose succedono da sole, se uno è a istambul. Se vogliamo riaprire in tempo per la notte bianca, io mi sa che c'ho da esserci, la prima settimana di settembre.
E attenzione che questa volta la razionale la sto facendo da sola.
Che brava.
Insomma, mi sa che rinuncio alla mia vacanza di coppia, e la scelta mi pesa come se avessi ingoiato un'anguria con la buccia.
Pero' ho una parete arancione, mi dico.
E sapremo trovare delle valide alternative alla vacnza, tra il cielo e la stanza.
Ci vuole ben altro ben deprimere la nessie.
lunedì, agosto 16, 2010
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