giovedì, aprile 30, 2009



May day may day


Non ho mica capito se e come ci arriviamo, a Montaretto, domani.
Con il treno sovraffollato e la camminata del partigiano?
Con le macchine degli altri?
Con la bicicletta della staffetta?
Ma se c'è una cosa di cui sono sicura, è che andiamo.

E poi, ci fermiamo, a dormire?
Nel campeggio che si chiama il nido del piccino, la tana del tasso, il cestino del coniglio?
In macchina?
Vendendo un rene alle cinque terre?
Ma se c'è una cosa di cui sono sicura, è che ci fermiamo a dormire.

Le tende a Montaretto, campeggio libero, non si può perchè, mi hanno detto i miei inviati all'havana, il candidato di alleanzanazionale sta facendo proseliti dicendo che se vince lui alle comunali, dà fuoco ai campeggiatori liberi, o qualcosa del genere.
E non sia mai che per il mio ponte del primo maggio, io contribuisca a lasciare Montaretto in mano ai fascisti.

Montaretto l'ho scoperto con il critical wine, ma sono in ritardo sul resto del mondo, che ci va da anni.
Io, sulla geografia sono sempre in ritardo: infatti sembra che per il viaggio di quest'estate prenderò un aereo per stoccolma, che era il viaggio che invece dovevo fare l'anno scorso.

Montaretto è un posto dove hanno fatto lo sciopero al contrario per costruire la strada.
Invece di non andare a lavorare, le persone hanno lavorato gratis. Anzi, hanno lavorato per il bene comune, che è una di quelle cose che in questo paese non se le ricorda più nessuno.
Lo sciopero al contrario di Montaretto ci sono i murales a raccontarlo.

E allora, visto che è il primo maggio, e lo sciopero al contrario c'era un signore che si chiamava Danilo Dolci che lo faceva in sicilia, e con lo sciopero al contrario ha costruito una diga, così la gestione dell'acqua non è più stata nelle mani della mafia, basta poco per liberare le persone dal controllo dela mafia, diceva, basta uno sciopero al contrario, visto che è il primo maggio io chiudo questo post con un pezzo di danilo dolci.

Buona festa dei lavoratori.

...c'è pure chi educa, senza nascondere l'assurdo che c'è nel mondo, aperto ad ogni sviluppo, ma cercando d'esser franco all'altro come a sé, sognando gli altri come ora non sono: ciascuno cresce soltanto se sognato.

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